Sondaggio: Fratelli d’Italia si rafforza (28,5%). Sale anche il Pd (21,2%). Forza Italia all’8,6%, Lega al 7,4%

Sondaggio: Fratelli d’Italia si rafforza (28,5%). Sale anche il Pd (21,2%). Forza Italia all’8,6%, Lega al 7,4%
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Il M5S scende al 15,9%. Tre liste si contendono la soglia del 4%.

l e le ultime settimane sono state piene di eventi, come è normale negli ultimi tempi. Oltre agli aspetti internazionali legati ai conflitti in corso che evidenziano situazioni desolanti, vanno sottolineati almeno alcuni elementi riguardanti la politica nazionale: l’approvazione del Def ridotto, o senza il quadro programmatico, i casi di Bari e del Piemonte che ha visto esponenti del Pd indagati per episodi di scambio di voti (ma poi le indagini si sono estese ad altre regioni ed esponenti di altre forze politiche) con la conseguente disgregazione dell’ampio campo, l’emergere di Malcontento sempre più evidente nella Lega.

L’esecutivo non sembra risentire di questi episodi: gli indicatori sono stabili, con cali poco significativi. Il governo si attesta a un indice di 46 (% di voti positivi su chi esprime un’opinione) in calo di un punto rispetto alla rilevazione precedente; il presidente del Consiglio mostra le stesse tendenze: indice pari a 47, anche questo in calo di un punto rispetto all’ultimo dato.

Tuttavia, emergono alcune differenze nel comportamento di voto. Vi ricordiamo che dal mese scorso registriamo le intenzioni di voto per le elezioni europee. Le differenze rispetto al voto politico sono dovute principalmente a differenze nelle stime di partecipazione. Oggi solo il 49% degli italiani intervistati indica un partito da votare, il 51% è propenso all’astensione o è incerto. Un dato non particolarmente elevato: alle ultime elezioni europee gli astenuti o coloro che hanno votato scheda bianca o nulla sono stati infatti il ​​48%. Rispetto alle elezioni politiche, l’astensione stimata dai sondaggi sale di oltre 10 punti e questo significa che vengono premiati i partiti che hanno un elettorato più mobilitato, più intenzionato a partecipare al voto. Oggi, rispetto al mese scorso, vediamo tre formazioni in crescita: Fratelli d’Italia che si attesta al 28,5% con un incremento di un punto percentuale, il Pd che cresce dello 0,7% e si attesta al 21,2 e Azione con un miglioramento di oltre un punto (1,3%) stimato alle 3.8. La crescita del partito del primo ministro sembra essere l’effetto della sua visibilità, soprattutto a livello internazionale, e delle difficoltà della Lega. Il Pd non sembra toccato dagli scandali che lo hanno coinvolto sia in Puglia che in Piemonte: in questo caso sembra esserci soprattutto l’effetto mobilitazione di cui parlavamo prima. Gli elettori del PD sono più europeisti (anzi tra i più europeisti in assoluto) e, anzi, in misura maggiore motivati ​​al voto. Calenda ha deciso di correre da solo, assumendosi un rischio notevole, ma scommettendo anche sull’attrattiva della sua squadra. La scommessa sembra premiarlo, ma ancora in misura insufficiente: per ora non supera la soglia del 4% che gli consentirebbe di avere eletti deputati al Parlamento europeo. In lievissimo calo il Movimento 5 Stelle, stimato al 15,9%, che non sembra beneficiare delle polemiche anti-corruzione (e anti-PD). Nel centrodestra si conferma il sorpasso di Forza Italia sulla Lega: anche se l’alleanza con i moderati Noi di Lupi non è al momento particolarmente remunerativa (probabilmente perché ancora poco conosciuta), visto che oggi FI è all’8,6% (il la somma dei moderati Forza Italia e Noi separati è pari al 9,4%), ma resta più di un punto sopra la Lega, stimata al 7,4%, in calo dello 0,6%. Le difficoltà di Salvini sono ormai evidenti anche al suo interno, come è stato evidente in occasione del quarantesimo anniversario della nascita di questa formazione. Stati Uniti d’Europa, l’alleanza tra +Europa, Italia viva ed entità minori, è oggi stimata al 4,5%, inferiore anche alla somma delle due forze separate (che complessivamente superano il 6%). L’Alleanza Verde-Sinistra è vicina, ma ancora al di sotto della soglia, oggi stimato al 3,7%. Lontane dall’obiettivo le altre forze, sia il gruppo Libert di Cateno De Luca (accreditato al 2,5%), sia la lista di Michele Santoro, Pace Terra Dignit, stimata all’1,5%.

Stabile il dato della capolista, con uPiccolo calo solo per Giuseppe Conte, che scende di due punti e si attesta a quota 29. Probabilmente per avergli alienato una certa simpatia da parte di elettori vicini al Partito Democratico che erano critici nei confronti della sua sfida all’alleanza.

Insomma, una situazione interlocutoria, in attesa dello sviluppo della campagna elettorale e delle sue ricadute. Certo, i dati sembrano indicare una leggera polarizzazione (Pd e FdI). Aspettiamo che queste tendenze si consolidino (o meno) e aspettiamo il confronto Meloni/Schlein, ammesso che avvenga.

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20 aprile 2024 (modificato il 20 aprile 2024 | 07:07)

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Tag: Sondaggio Fratelli d’Italia si rafforza Democratico Partito risorge Forza Italia Lega Pagnoncelli

 
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