Cremona Sera – Il poliziotto salva un bambino che stava soffocando eseguendo la “manovra di Heimlich” – .

Nella serata di giovedì 18 aprile la Polizia di Stato ha effettuato un’attività di pubblico soccorso, salvando dal soffocamento un bambino di due anni.
Nel corso di un regolare pattugliamento del territorio, il personale della Squadra Mobile UPGSP della Questura di Cremona è stato attratto dalle disperate grida di aiuto di una donna di cui non è stato possibile accertare la provenienza.
Immediatamente, gli operatori si sono messi alla ricerca della fonte delle urla, accorgendosi poco dopo che dal balcone del secondo piano di un’abitazione potevano vedere una donna in forte stato di agitazione, che teneva in braccio un bambino apparentemente senza vita.
La donna, in preda al panico, scuoteva continuamente il corpo del bambino privo di sensi, additandolo più volte agli operatori, piangendo e urlando frasi in lingua straniera.
Ritenendo possibile un pericolo per la vita del bambino, il personale della Squadra Mobile si è recato all’interno del complesso condominiale dove si trovavano la donna e il bambino.
Una volta giunti sul pianerottolo, il personale della Squadra Mobile ha trovato la donna in forte stato di agitazione con evidente iperventilazione, visibilmente spaventata da quanto stava accadendo al figlio, che appariva inerme, con la pelle del volto di colore bluastro. -viola, tipica conseguenza di una insufficiente quantità di ossigeno nel sangue.
Considerata la gravità dello stato in cui si trovava il minore, gli operatori, rendendosi subito conto che poteva trattarsi di soffocamento, hanno immediatamente chiamato il personale sanitario del 118. Nel frattempo, vista l’urgenza di intervenire per soccorrere il minore, uno dei due operatori ha proceduto senza indugio ad effettuare la cosiddetta manovra di “Heimlich”, ponendo il bambino in posizione prona sull’avambraccio sinistro, applicando alcuni leggeri colpi .
Dopo diversi tentativi di eliminare l’ostruzione, il bambino ha gradualmente riacquistato colore e coscienza normali, iniziando a tossire e piangere.
A questo punto, il personale della Squadra Mobile dell’UPGSP, in attesa dell’arrivo del 118, è entrato nell’abitazione per verificare con la madre le condizioni del bambino, che era vigile e reattivo agli stimoli.
In casa c’era un altro minorenne: una bambina di 4 anni spaventata per l’incolumità del fratellino. Una volta rassicurate la bambina e la mamma, abbiamo atteso l’arrivo del personale del 118 che avrebbe effettuato ulteriori controlli sul posto e poi trasportato la bambina, la mamma e la sorella al pronto soccorso per ulteriori accertamenti.