È stata inaugurata la Ciclovia della Cultura da Bergamo a Brescia e percorriamola. Partiamo da Città Alta, prendiamo via Pignolo, poi via Madonna della Neve, poi via Fantoni. Ci dirigiamo verso Seriate. La distanza da percorrere è di 75 chilometri, invece dei 50 che dividono le due città. Ma questa è una ciclovia culturale, quindi ti aspetti di fare qualche giro più lungo per visitare luoghi di valore, luoghi di bellezza. Come pretendere di trovare segnali che spieghino il territorio, i luoghi, le loro caratteristiche, siano essi fiumi o costruzioni antiche, oppure torrenti, ponti, campagne, ruderi… In realtà, per ora, di tutto questo non abbiamo trovato nulla, almeno nella prima parte della strada.
Il percorso c’è, ma per ora è difficile definirlo culturale. Ad esempio non c’è nessun cartello che, all’incrocio della tramvia in via Bono, spieghi che di lì passava l’antica ferrovia delle valli, verso San Pellegrino e Clusone, né dice quale sia la tramvia che passa oggi. . E quando passiamo il fiume Serio nessun cartello dice cosa sia quel bel corso d’acqua azzurra e trasparente (di questi tempi il fiume è ricco d’acqua e con una forte corrente).
I cartelli, almeno, marroni con la freccia che indica la direzione da seguire e una bicicletta sotto, parlano chiaro: non si può sbagliare, anche perché sopra c’è scritto “Ciclovia della Cultura”. È bene che la segnaletica sia diffusa e ben distinguibile anche perché può essere confusa con altra segnaletica ciclistica, ad esempio legata alla pista ciclabile dei laghi, che fu tracciata a suo tempo dai soci Fiab e Aribi.
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Proseguite lungo via Fantoni, sul marciapiede è parcheggiato un furgone, quindi dovete scendere in strada, poi svoltare in via Bono e, appena oltre il passaggio del tram, in via David, svoltate subito a sinistra e vi troverete sulla pista ciclabile che costeggia i binari. Cinquecento metri e poi eccoci a Borgo Palazzo, si procede lungo quella che forse è stata la prima vera pista ciclabile cittadina, quella che porta da Bergamo a Seriate, inaugurata all’inizio del 2000. Prima del viadotto, un cantiere per la rinnovamento arredo urbano Ci impedisce di proseguire, e non notiamo alcun passaggio alternativo: dobbiamo scendere dal marciapiede e procedere sulla strada, come devono fare i pedoni. Una cinquantina di metri e il cantiere è finito.
Superato il viadotto, davanti all’ex manicomio, c’è un bel parallelepipedo rettangolare con il simbolo della ciclovia della cultura e un pannello off digital: è probabile che in futuro dia notizie riguardanti la città, le strade , eventi, spettacoli. Andando verso Celadina ricompare un altro cartello ciclistico sotto il nome di Ciclovia della Cultura; due cartelli indicano, uno a sinistra e uno in rettilineo, rispettivamente l’ex centrale elettrica (spiegando che mancano 500 metri) e la città di Brescia e la stazione di Seriate (indicando che mancano rispettivamente 70,7 e 3,2 chilometri), lì è anche il segno della Regione Lombardia con un bel “2” scritto e quello di Bicitalia con un bel “12”. (…)
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