Parliamo ora della strage di Suviana. Tra pochi giorni è previsto l’intervento decisivo per mettere in sicurezza l’impianto. Sono passati undici giorni dalla strage avvenuta alla centrale idroelettrica nella conca di Suviana, sull’Appennino bolognese. Una tragedia che costò la vita a sette persone, con diversi feriti, alcuni dei quali in modo molto grave, alcuni dei quali sono ancora ricoverati in ospedale. L’acqua nella struttura continua a salire: secondo quanto riporta il Resto del Carlino, ci sono due perdite: la prima, sotto controllo, è legata all’afflusso dalla sorgente mentre la seconda riguarda una paratia, rimasta parzialmente aperta dopo la incidente, che può essere chiuso solo manualmente. A questo scopo sarà necessario l’intervento dei sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che però potranno immergersi solo quando il livello dell’acqua avrà raggiunto una certa soglia, prevista nei prossimi giorni. Una volta azionata la leva, la struttura potrà essere messa in sicurezza, svuotata, e gli inquirenti potranno procedere con l’analisi delle cause che hanno provocato quest’ultima strage sul lavoro. I piani tra -7 e -10 sono attualmente allagati. Una vicenda che fece scalpore a livello nazionale. I sindacati spingono per fare chiarezza sulla questione e puntano il dito contro il tema dei subappalti che, secondo loro, a volte potrebbe mettere a rischio la sicurezza dei lavoratori.
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