Fiumicino. Conferenza sull’edilizia e lo sviluppo urbano. – .

Il sindaco: “Rivedremo il regolamento edilizio per fare una “politica dell’abitare”

“Un incontro delicato per la città e per il nostro territorio”, organizzato il convegno su Edilizia e Sviluppo Urbano a cura dell’Assessore all’Edilizia Angelo Caroccia che in apertura dei lavori ha sottolineato l’importanza di rivedere un piano regolatore nell’interesse di tutti, in armonia con l’ambiente e che tenga conto dello sviluppo territoriale e demografico subito dalla città negli ultimi 30 anni.

Al centro del convegno anche i vincoli dell’autorità di bacino e la modifica della legge regionale 12/2024, variante promossa da Laura Corrotti, presidente della Commissione Urbanistica della Regione Lazio, presente all’incontro.

“I temi dello sviluppo urbano e dell’edilizia rappresentano il codice genetico del futuro e del passato della nostra città e per questo il mio pensiero va ai padri fondatori che superarono le vesti dei partiti per il bene del territorio. – ha sottolineato Il Sindaco Mario Baccini nel corso del suo intervento, dopo aver ascoltato i pareri e le considerazioni dei responsabili delle aree urbanistica ed edilizia, dell’On. Corrotti, del professor Enrico Michetti, Presidente della Gazzetta Amministrativa, del Consigliere Comunale, Giuseppe Picciano, Presidente della Commissione Urbanistica e del Presidente dell’Aspesi, Ing. Paolo Buzzetti.

– Fiumicino è considerata una cittadina ma ha l’aspirazione di essere una città, condizione che ci è stata negata per molto tempo perché si pensava che bastasse restare “dependance aeroportuale”.

Sarà una normativa a sostegno dell’edilizia green, per la sostenibilità energetica e bisognerà trovare le giuste compensazioni a favore di chi sceglierà di costruire una struttura “green” che tenga conto di tutte le norme in materia di divulgazione energetica.

La città di Fiumicino si è passati da meno di 40.000 abitanti a circa 84.000 e la popolazione aumenta di 1000/1500 persone l’anno, in controtendenza rispetto al dato nazionale.

Da qui la necessità di rivedere il masterplan ormai obsoleto. Stiamo progettando il primo convegno di urbanistica della nostra città, in cui vi illustreremo le categorie, i tecnici, gli imprenditori, i cittadini, le associazioni, i costruttori per decidere insieme le migliori strategie e orientare la nostra città verso il futuro.

La città è da tempo teatro di annunci di opere incompiute, come l’ospedale locale, sul quale siamo intervenuti direttamente aprendo un dialogo con la Regione Lazio che, per la prima volta, ha previsto il finanziamento per la costruzione. L’Auditorium del Mare su cui abbiamo ereditato una situazione non facile da gestire.

Tutti i lavori annunciati. Abbiamo riavviato iniziative importanti e definito situazioni centrali, come portare alla Camera Fiumicino Tributi.

Un’azienda importante, la cassaforte della nostra città grazie alla quale abbiamo recuperato milioni di euro, che serviranno anche per realizzare opere pubbliche. Stiamo riprogettando una riorganizzazione generale della città, nel rispetto delle tradizioni e delle vocazioni naturali del territorio.

Le straordinarie potenzialità archeologiche e paesaggistiche di cui disponiamo verranno valorizzate e rimesse al centro dell’economia.

L’obiettivo è creare alternative per i turisti e invitarli a scegliere di soggiornare a Fiumicino per più notti e non solo per il tempo del volo. Ripristineremo la navigabilità del Tevere e stiamo elaborando un progetto per la realizzazione di due snodi di collegamento tra Firenze e Ponte Marconi via fiume. E inoltre presenteremo un progetto di rigenerazione urbana per la riqualificazione del Lungomare della Salute Fiumicino”.

Così ha concluso Il sindaco Mario Baccini portando all’attenzione di molti presenti anche la questione legata allo scalo crocieristico.

Il Primo Cittadino ha sottolineato come Fiumicino non debba perdere un’occasione così importante perché “se non verrà attuata la variante crocieristica per il progetto del porto turistico che comprende un grande parco, la ristrutturazione degli equilibri e del faro, una nuova viabilità, torneremo in ogni caso al vecchio progetto, sicuramente molto meno ecosostenibile e che annuncia la costruzione di 15 edifici, senza nemmeno avere la possibilità di partecipare alle decisioni che verranno prese sul futuro del nostro territorio. A questo punto non esiste un’opzione zero”.

Riceviamo e pubblichiamo

 
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