Umbria Jazz 2024, completano il cartellone dell’arena l’omaggio di Richard Galliano e Capossela a Piazzoli – .

Umbria Jazz 2024, completano il cartellone dell’arena l’omaggio di Richard Galliano e Capossela a Piazzoli – .
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Si completa il cartellone dell’Arena Santa Giuliana di Umbria Jazz.

Il 12 luglio un imperdibile doppio set: il New York Tango Trio di Richard Galliano e il concerto di Vinicio Capossela in ricordo di Sergio Piazzoli.

RICCARDO GALLIANO

TRIO DI TANGO A NEW YORK

Richard Galliano ha cambiato il corso della storia della fisarmonica. Possiamo parlare del prima e del dopo Galliano”. È l’opinione esaustiva e condivisibile di Yasuhiro Kobayashi, fisarmonicista e accompagnatore di Björk. Richard Galliano, francese, virtuoso della fisarmonica, molto amato dal pubblico italiano e di casa in Umbria Jazz. Galliano è anche l’unico fisarmonicista ad aver registrato per la prestigiosa etichetta di musica classica Deutsche Grammophon (dischi di Bach, Mozart, Vivaldi, Nino Rota). La sua maestria tecnica e la visione “orchestrale” della fisarmonica hanno spostato in avanti quelli che prima di lui erano considerati i limiti dello strumento, rendendolo “uno Steinway con le cinghie”, come ama dire. Galliano ha registrato più di 50 album a proprio nome e collaborato con un numero impressionante di prestigiosi artisti e musicisti dei generi più diversi: Chet Baker, Ron Carter, Wynton Marsalis, Charlie Haden, Gary Burton, Michel Portal, Kurt Elling, Serge Reggiani, Claude Nougaro, Juliette Gréco, Charles Aznavour, Serge Gainsbourg, Nigel Kennedy. È un grande specialista del tango argentino e della nuova musette francese. Galliano ha avuto il merito di fare della fisarmonica uno strumento di punta anche nel jazz e nel repertorio classico. Riesce ad attraversare i generi più diversi rimanendo sempre se stesso, con quell’inconfondibile “tocco francese” fatto di eleganza, musicalità naturale, sentimento che non smette mai di affascinare il pubblico di tutto il mondo. I suoi progetti attuali spaziano dalla fisarmonica solista ai concerti con orchestra, tra cui il New York Tango Trio (Richard Galliano, fisarmonica; Adrien Moignard, chitarra; Diego Imbert, contrabbasso), che presenterà a Perugia il 12 luglio.

VINICIO CAPOSSELA

VECCHIE CHIAVI

Stanza a sud

trent’anni

concerto per Sergio Piazzoli

In occasione del trentesimo anniversario dell’uscita di Camera a Sud, Altri Keys, il tour estivo di Vinicio Capossela, lascerà il posto a Vecchi Keys, un concerto unico in cui verranno eseguiti i tredici brani dell’album pubblicato nel 1994. Lo spettacolo riprende l’esperienza iniziata nel 2020 con il Round one trentacinque – Personal standard tour. I primi tre album di Capossela sono i più vicini, per scrittura e arrangiamenti, alla forma dei cosiddetti standard, come vengono intesi nella musica jazz. Canzoni che attingono musicalmente allo swing, alla ballata e al latino, eseguite da musicisti specialisti di questi generi. Uno standard è una canzone che ha una struttura, una melodia e una tavola armonica definite che possono essere reinterpretate nel tempo attingendo al linguaggio di un patrimonio condiviso. Il trentesimo anniversario non vuole essere tanto una celebrazione, ma una rilettura con la consapevolezza che deriva da una fase diversa della vita.

«Suonare queste canzoni è un modo per continuare ad abitarle, animati più dal sentimento di gratitudine che da quello di nostalgia».

Sarà un viaggio ai margini del tempo, che dal presente ripercorre le urgenze biografiche di trent’anni fa in un itinerario sulla macchina del tempo musicale per comprendere, se possibile, cos’è questo amore di cui cantano le canzoni: il rivelazione del bisogno individuale, l’incanto che sottrae la volontà, la matrice rivoluzionaria del mondo, una fatalità, una furia, un fantasma delle tre o un sassolino nella scarpa. Tra rientri all’alba e ozi giovanili, caroselli per strada e camminatori, verranno dunque risvegliate emozioni antiche da reinterpretare con un’accresciuta consapevolezza musicale e una coscienza arricchita dall’esperienza; il passato sarà evocato non con spirito non antiquario, ma con raggiunto senso di gratitudine.

Il concerto è un omaggio a Sergio Piazzoli, grande promotore perugino, estimatore e amico di Vinicio fin dagli esordi, ed è organizzato in collaborazione con il Comitato “Per Sergio Piazzoli” per le celebrazioni a dieci anni dalla sua scomparsa.

Vinicio Capossela

Enrico Lazzarini, contrabbasso

Zeno De Rossi, batteria

Giancarlo Bianchetti, chitarra

Antonio Marangolo, sassofono e percussioni

Michele Vignali, sassofono

Raffaele Tiseo, violino

Daniela Savoldi, violoncello

Piero Odorici, sassofono

I riflettori erano già puntati su Vinicio Capossela quando uscì “All’una e Trentacinque Circa”, il suo album d’esordio sotto la guida di Renzo Fantini. È partito da quel primo lavoro, più di trent’anni fa, uno stile fuori dagli schemi e increspato da contaminazioni euforiche. Estroso oltre il prevedibile, colto nei riferimenti a Modigliani e Oscar Wilde, popolare nel ballo sanvitese, Capossela è un talento poliedrico, perfettamente a suo agio nella canzone e anche in scenari diversi come la scrittura, la poesia, il cinema, la radio, il teatro. , direzione artistica di festival. Anche per questo è considerato da molti il ​​cantautore italiano più importante della sua generazione.

Un esordio fragoroso, nel 1990, molti vedevano una sorta di Tom Waits italiano, forse più lunare ma con lo stesso gusto per il grottesco e per le ballate da nottambulo che sanno di esistenzialismo visionario. “Verso l’una e trentacinque” gli valse la prima vittoria al Premio Tenco. Ne seguiranno altri cinque.

Per un artista così anticonvenzionale, i successi arrivano presto anche oltre i confini nazionali: già nel 1995 ottiene un prestigioso spettacolo tutto esaurito al Theatre de la Ville di Parigi.

Le radici popolari recuperate dalle origini (è nato ad Hannover da genitori irpini) e allo stesso tempo i riferimenti letterari, compreso quello dantesco, si sono fatti sempre più forti nel percorso artistico di Vinicio Capossela, mentre la musica si è fatta più complessa (ad esempio , sono in gioco anche la chitarra acida di Marc Ribot e le bande di ottoni macedoni) senza perdere la naturalezza dell’invenzione melodica. Un percorso artistico che si è concretizzato in innumerevoli tournée e progetti teatrali e in diciotto album in studio e live, il più recente dei quali è Tredici canzoni urgenti.

Capossela ha fatto tappa anche al festival di Sanremo, è stato ospite sia al festival di Spoleto che a Umbria Jazz (una serata ai Giardini del Frontone, e nella band c’era anche Ribot) e nel 2015 ha inaugurato a giugno la prima edizione del festival Moon , festival ideato da Sergio Piazzoli, con la sua direzione.

Tag: Umbria Jazz Richard Galliano Caposselas omaggio Piazzoli completo arene programma

 
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