Veloce di Piacenza, è ormai certificata: la grande mostra su Elisabetta Farnese è stato un flop. Dopo il nostro articolo che chiedeva conto dei visitatori e degli incassi, e a più di 15 giorni dalla chiusura della manifestazione, il Comune guidato dal sindaco Pd Katia Tarasconitramite l’Assessore alla Cultura Cristiano Fiazza, ha rivelato i risultati dell’evento svoltosi dal 2 dicembre al 7 aprile. Un periodo che comprendeva Natale e Pasqua, proficuo per il turismo culturale in altri lidi, ma non nel piacentino.
Fasti o farsa?
Il consigliere Tra l’altro Fiazza ha fornito i numeri dell’evento solo a Libertà, snobbando gli altri media. Forse un segno di rispetto per i media che sostengono l’iniziativa. Cosa emerge dall’articolo pubblicato oggi sul quotidiano Piacenza? Che i dati non ci sono. Non stiamo scherzando: non sappiamo esattamente quanti siano stati i visitatori della mostra Fasti. Una notizia che rasenta la farsa, visto che viviamo nell’era dell’intelligenza artificiale e dei super computer. Perché non ci sono dati reali? Perché con i potenti mezzi comunali, secondo l’assessore, nel periodo in questione non era possibile separare i biglietti separati per la mostra Fasti dai biglietti per i musei civici, o relativi al biglietto unico per entrambe le visite a Palazzo Farnese .
Profondo rosso
Il totale complessivamente (Fasti+Musei Civici) comunicati dall’assessore sono 21.464 ingressi, un risultato piuttosto scarso rispetto ad altre singole manifestazioni del passato (Annibale 28.000; Klimt 65.000, Guercino 100.000). Un disinteresse da parte del grande pubblico che naturalmente ha pesato sul conto economico della mostra. A fronte di una spesa di almeno 350mila euro tra Comune e sponsor, i biglietti venduti – ripetiamo, per il totale delle visite a Fasti e Musei Civici – hanno fruttato poco più di 93mila euro, con un deficit di quasi 260mila euro. E anche se si contano a favore gli 85mila euro di attrezzature acquistate per l’evento e lasciate a Palazzo Farnese per usi futuri, come sottolineato dall’assessore, il buco resta sostanzialmente la metà, con un rosso che ha superato i 170mila euro.
La sua bontà
Forse era necessaria più comunicazione, ha detto Fiazza a Libertà; ma «siamo soddisfatti dell’esito della mostra, molto contenti di quanto realizzato sul tessuto cittadino». Beato lui, che peraltro, scherzando, si è dato un bel 7 per il risultato ottenuto. E così, archiviato il fallimento con Elisabetta, ora non pensa ai grandi nomi, ma annuncia un altro probabile flop, con una mostra questa volta dedicata a Ranuccio Farnese.
Cosa dire? Niente di più di quello che abbiamo scritto. Solo che dopo un risultato del genere, invece che un bel 7, l’assessore forse meriterebbe di essere rimandato a settembre…
Giovanni Volpi, giornalista professionista, è il direttore di Mio Giornale.net. Ha iniziato al Sole-24 Ore nel 1993. Dieci anni dopo è passato alla Mondadori, a Tv Sorrisi e Canzoni, dove ha ricoperto anche il ruolo di vicedirettore. Ha diretto Guida TV, TelePiù e 2Tv; sempre alla Mondadori è stato vicedirettore di Grazia. Ha collaborato con il Gruppo Espresso come consulente editoriale e giornalistico per i quotidiani locali Finegil.
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