Nessuna soluzione ai servizi di Trapani. Prorogata la cassa integrazione – .

Si va verso la proroga di altri due mesi di cassa integrazione per i 40 lavoratori di Trapani Servizi. È quanto emerge dall’incontro della settima commissione con il consiglio di amministrazione della società, da febbraio in “fermo impianti”. Da allora l’azienda utilizza il “fondo di solidarietà bilaterale” come strumento per erogare l’indennità di licenziamento ai lavoratori sospesi dal lavoro per motivi indipendenti dalla volontà dell’azienda. Un provvedimento che vale fino al 5 maggio, e che ora verrà rinnovato fino a luglio.

Dell’estensione dell’ammortizzatore sociale si discuterà entro il mese tra azienda e sindacati, essendo attualmente la Trapani Servizi ancora in una situazione di “fermo impianti”. Nel mese di febbraio, infatti, i tecnici dell’ARPA hanno effettuato un sopralluogo presso la discarica di Gela dove sono stati conferiti i rifiuti trattati da Trapani Servizi, dove, a loro volta, sono arrivati ​​i rifiuti indifferenziati provenienti da 73 comuni compresi tra il trapanese e parte dell’agrigentino e da il territorio palermitano.

L’indagine dei tecnici dell’Arpa ha evidenziato come i valori dei rifiuti, dei rifiuti trattati, presso Trapani Servizi non rispettassero tutti i requisiti stabiliti dalla normativa vigente. Gela ha così chiuso le porte ai rifiuti provenienti da Trapani e la Regione ha autorizzato tutti i Comuni che precedentemente conferivano i rifiuti indifferenziati a Trapani Servizi a conferirli in altre discariche.

Con quelli dei comuni del trapanese che devono arrivare a Catania, con un aumento notevole dei costi di trasporto, tutti a carico dei comuni che, alla fine, dovranno risarcire i cittadini. Motivo per cui si prevede un aumento significativo della prossima Tari. Nel primo accordo siglato per la cassa integrazione estesa a 40 dipendenti, nello specifico 38 operai e 2 impiegati, si specificava che «l’azienda dovrebbe tornare a pieno regime e si presume che le criticità esistenti verranno superate entro il 5 maggio».

La volontà di prolungare l’ammortizzatore sociale per altri due mesi lascia intendere che i problemi con gli impianti dell’azienda partecipata al 100% dal Comune di Trapani non sarebbero stati superati. I sindacati, poi, nel corso dell’incontro con il Consiglio di amministrazione di febbraio, avevano avanzato anche la richiesta di “integrare la retribuzione dei lavoratori, in modo da garantire una remunerazione assimilabile alla retribuzione”. Una richiesta che probabilmente verrà riproposta al prossimo tavolo delle trattative, in programma prima della scadenza naturale del 5 maggio.

Tag: soluzione 7u7 Trapani 7u7 servizi 7u7 ridondanza 7u7 fondo 7u7 estensione 7u7

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV trasferito in tempi record al Gom di Reggio Calabria – .
NEXT Sabato 11 e domenica 12 maggio in centro storico, appuntamento con la seconda edizione della Modena WineFood Experience – .