“L’ho scoperto a 55 anni grazie a mio figlio e Thiago” – .

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Bologna, 25 aprile 2024 – “In ‘Bologna oscura’ , il mio ultimo libro, immaginavo tutto: anche che la Garisenda potesse crollare tragicamente sulla testa di un turista. Ma lo confesso un Bologna in Champions League Non lo avrei mai immaginato”. Da San Donato al massimo si intravede il Dall’Ara: non certo il Parco dei Principi o il Camp Nou. Danilo Masotti, scrittore, anima e divulgatore del bolognese, vive a San Donato e, anche se ha l’occhio lungo e vede certe cose con largo anticipo, potrebbe pensare a tutto tranne che a iniziare ad appassionarsi al calcio a 55 anni. E senza dubbio ora che le sue umarell stanno per festeggiare il ventesimo compleanno della vita c’è una Bologna che vola, in Italia e in Europa, verso lidi inaspettati.

Masotti, altro che cantieri: oggi gli umarell parlano di Thiago e Zirkzee.

“Non solo loro: finalmente posso parlarne anch’io. Da quando qualche anno fa mi sono aperto al calcio e ho messo piede al Dall’Ara ho scoperto un mondo nuovo”.

Grazie al Bologna di Motta?

“No, figlio mio Ludovico. Cinque anni fa ha iniziato a giocare nel San Donato, adesso fa l’attaccante e segna tanti gol. Questo mi ha costretto a mettermi nei panni del padre di un giovane calciatore che segue il proprio figlio. Lo porto agli allenamenti, lo vado a prendere, lo accompagno nelle trasferte, seguo tutte le partite”.

E mai al Dall’Ara?

«Da quest’anno anche al Dall’Ara, grazie ai biglietti scontati che il Bologna distribuisce alle società della provincia. Devo dire che questo Bologna visto dal vivo è uno spettacolo, così come la mia fortuna: Ludovico balla con i suoi amici e io mi godo uno squadrone”.

Questo Bologna è uno spettacolo da Champions League?

“A questo punto sì: penso che l’anno prossimo giocheremo insieme alle big d’Europa”.

Non dire che non conosci almeno quelli.

«Li conosco bene. Da uomo di spettacolo mi piacciono le cartoline: Haaland e Mbappé sono due bellissime cartoline”.

E le cartoline di Bologna?

“Ho messo Zirkzee al primo posto. Poi arriva Calafiori e aggiungo anche Skorupski. Per me sono tutte cartoline della Champions League”.

Anche Thiago è una bella carta. A proposito: gli umarell si chiedono se resterà a giugno.

“Me lo chiedo anch’io e spero che la risposta sia sì. Vorrei che restasse, ma non so come funziona il cuore di un allenatore”.

In ‘Dark Bologna’ racconta la storia di 50 turisti che, prima di morire, apprezzano la bellezza della città. Avete idea di quanti nuovi turisti o tifosi potrebbero arrivare sotto le Torri per la Champions League?

“Sì, me ne rendo conto e ne sono consapevole. E sono già pronto a riempire, sfortunatamente per loro, altri due libri con storie oscure”.

Intanto Bologna 30 è diventata realtà, mentre c’è un Bologna che viaggia a tutta velocità.

“Azzardo questa proposta: i punti che la squadra otterrà da qui alla fine del campionato saranno il nuovo limite di velocità, di notte e su strade larghe”.

Tenete presente che per avere la certezza della Champions League bisogna arrivare a 70…

“Ripeto: di notte e nelle strade larghe. Perché di giorno e nelle strade affollate sono quasi trenta».

Non possiamo non chiedere all’inventore del cantiere umarells se il cantiere del nuovo Dall’Ara vedrà mai la luce.

«Quel cantiere un giorno inizierà: intanto mi consolo con il cantiere di piazza Mickiewicz. Ma oggi Bologna tutta è un cantiere: comincio a pensare che sia una politica di intrattenimento per umarell”.

 
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