quasi 14mila euro raccolti dalla Caritas di Cuneo – Targatocn.it – .

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Anche lì Caritas di Cuneo sta contribuendo alla raccolta straordinaria per l’emergenza umanitaria in Terra Santa, per fornire assistenza e sostegno alla popolazione colpita. Ammontano a 13.742,00 euro totale i fondi raccolti tra le donazioni di parrocchie della Diocesi di Cuneo-Fossano, da privati ​​e associazioni e dai pagamenti effettuati a Fondazione San Martino.
Il conflitto israelo-palestinese si è intensificato drammaticamente dal 7 ottobre, con più di 31.000 palestinesi uccisi a Gaza, 400 in Cisgiordania, 1.460 israeliani e quasi 200 libanesi.

Le condizioni umanitarie a Gaza sono catastrofiche: circa 1,7 milioni di sfollati, hanno estremo bisogno di cibo, acqua e servizi igienico-sanitari. La sanità nell’enclave è al collasso. Le persone più vulnerabili, tra cui i disabili, le donne incinte o che allattano, i feriti, i pazienti post-operatori, i malati cronici e gli individui con un sistema immunitario debole, sono gravemente a rischio. La riduzione dei servizi medici, esacerbata dai danni o dall’evacuazione di ospedali e centri medici, dalla carenza di carburante, personale, medicinali e dalla carenza di sangue ed emoderivati, aggravano ulteriormente la situazione.

Oltre il 90% della popolazione, circa 2,2 milioni di persone, ha accesso a quantità di cibo insufficienti per un sano livello nutrizionale. La situazione è aggravata dalla grave carenza di gas da cucina, che spinge la popolazione a dipendere da fonti energetiche meno sicure, come legna da ardere e combustione dei rifiuti, aumentando il rischio di malattie respiratorie.

L’accesso all’acqua potabile è gravemente compromesso. Solo due dei tre principali gasdotti provenienti da Israele funzionano, fornendo circa 1.100 metri cubi d’acqua all’ora per il sud e il centro di Gaza, mentre i governatorati settentrionali sono completamente privi di accesso all’acqua potabile. La mancanza di carburante influisce negativamente sulla fornitura di acqua da pozzi, impianti di desalinizzazione e varie stazioni e pompe per le acque reflue.

L’istruzione è completamente interrotta. Da ottobre, 625.000 studenti (il 100% dei bambini di Gaza) non hanno ricevuto alcun tipo di istruzione a causa dell’utilizzo delle scuole come centri di accoglienza per sfollati o a causa dei danni o delle distruzioni subite (il 69% ha subito danni ingenti).

Questi bisogni umanitari riflettono la gravità e la complessità della crisi umanitaria in corso, evidenziando l’urgenza di interventi sanitari, alimentari, di accesso all’acqua e di sostegno educativo per affrontare i bisogni immediati e urgenti della popolazione colpita.

Interventi della Caritas Italiana in Terra Santa

Caritas Gerusalemme ha attivato assistenza umanitaria e sostegno economico a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, compresi servizi sanitari, sostegno psicologico e distribuzione di beni di prima necessità.

Caritas Libano risponde all’emergenza degli sfollati libanesi, fornendo assistenza con beni di prima necessità.

Caritas Italiana sostiene finanziariamente gli sforzi a Gaza, in Cisgiordania e nei progetti di pace e riconciliazione, oltre a coordinare aggiornamenti e iniziative di raccolta fondi.

Impegni futuri e raccomandazioni

Caritas Gerusalemme prevede di formare squadre mediche mobili per Gaza e di sviluppare progetti a medio-lungo termine per la pace e la riconciliazione.

Si sottolinea l’importanza di non organizzare raccolte di beni ma piuttosto iniziative di raccolta fondi attraverso i canali indicati in Donazioni.caritas.it.

 
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