Tra Storia e Poesia, due giorni di incontri alla libreria POPUP di Perugia – .

Tra Storia e Poesia, due giorni di incontri alla libreria POPUP di Perugia – .
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Storia e poesia questa settimana al POPUP, libreria e spazio culturale e sociale in Piazza Birago a Perugia. Venerdì 26 aprile, alle 18.30, Luigino Ciotti e Dino Renato Nardelli presenteranno il loro libro I campi di Tullio. La storia di un internato militare italiano (Era Nuova), una testimonianza importante che mette in luce – in occasione delle celebrazioni del 25 aprile – una delle anime a lungo dimenticate della Resistenza. Il volume racconta infatti la storia dell’umbro Tullio Ciotti, giovane bracciante di Passo di Bettona, uno dei 650.000 IMI – Internati Militari Italiani – definizione sconosciuta ai più ma che nasconde un grande dramma della Seconda Guerra Mondiale.

È la definizione data da Hitler ai soldati italiani catturati dai tedeschi e portati nei campi di concentramento tedeschi, e non solo, subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 tra l’Italia e i paesi alleati. 650.000 furono deportati e quasi 50.000 morirono di fame, di stenti, di malattie, usati come schiavi per sostituire gli uomini teutonici al fronte nelle fabbriche e nei campi. La storia di prigionia e di guerra di Tullio Ciotti non è quindi individuale, ma collettiva. La sua sofferenza, l’oppressione, i soprusi subiti, la nostalgia, la fame, il freddo, le umiliazioni erano il “patrimonio” di tutte le vittime italiane di una guerra che la maggioranza di loro non aveva voluto. Per questo quasi tutti rifiutarono la Repubblica di Salò e per questo sperimentarono la reclusione in luoghi ostili, per soffrire e testimoniare le proprie idee e i propri valori.

Sabato 27 aprile, alle 18, arriverà al POPUP il poeta Walter Cremonte con il suo libro Diversamente (Marcos y Marcos). Con lui parleranno Ombretta Ciurnelli e Caterina Martino. “Ci sono due grandi polarità nella scrittura di Cremonte – si legge nella prefazione al volume, a cura di Fabio Pusterla – da un lato le “esitazioni del cuore”, l’esplorazione interiore, la splendida o terribile esperienza sentimentale (splendida e terribile ) ; e dall’altro la chiamata al “fare”, alla fatica quotidiana che richiede un impegno umile e concreto; e il rifiuto della poesia fine a se stessa, tanto autoreferenziale quanto progettata a tavolino.

La parola poetica di Walter Cremonte parte dal profondo di ciò che è umanamente vissuto e quindi non dimentica l’altro, e soprattutto l’altro più indifeso, più deprivato e muto, al quale cerca di dare, senza arroganza, un po’ di voce. E l’avverbio sollevato nel titolo di questo libro, diversamente, originato da un racconto di Alice Munro, suggerisce con la consueta povertà di mezzi un chiaro orizzonte utopico: essere diversamente, pensare diversamente, sperare diversamente, nella consapevolezza leopardiana della nostra condizione umana. “.

Posto: POPUP • libri/idee/merende, via D. Birago, 22, PERUGIA, PERUGIA, UMBRIA

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