“Nessun rischio incombe sul bilancio” – .

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Una ricostruzione “gravemente errata” dei fatti. Questo il parere dell’amministrazione comunale di Noceto in riferimento alla notizia della sentenza emessa dal Consiglio di Stato in merito alla vicenda dell’impianto fotovoltaico di proprietà del Comune in località Borghetto e a quanto affermato dal candidato sindaco Ermanno Zuccheri.

Il doppio grado di giudizio amministrativo, recentemente concluso con la sentenza del Consiglio di Stato dello scorso 25 marzo, ha portato al rigetto del ricorso riproposto nel 2022 dal Comune, al fine di ottenere l’annullamento di un provvedimento del GSE, che ha dichiarato la parziale decadenza del Comune stesso dal diritto a ricevere l’incentivo tariffario.

Tale sentenza non contiene alcuna sentenza, se non quella di liquidazione delle spese di lite in favore del GSE, in conseguenza del noto principio della soccombenza processuale. Non vi è, quindi, alcun rischio immediato che incombe sul bilancio comunale, anche perché l’Amministrazione ha già dato mandato ai propri legali di ricorrere per revocazione contro la decisione del Consiglio di Stato, ritenendo che questa sia fondata su un grave errore di percezione dei fatti della vicenda. caso. Ne consegue che, in pendenza del termine per presentare tale ricorso, e finché questo non sarà deciso, ogni eventuale pretesa del GSE dovrà ritenersi meramente contingente”.

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22 aprile 2024

L’organizzazione ricostruisce così la vicenda: “I suoi inizi risalgono, infatti, al 2010, quando un consiglio comunale diverso da quello attuale, peraltro, ritenne del tutto legittimo e condivisibile prendere parte ad un progetto ambizioso e innovativo – che era a cui si uniscono numerosi altri Comuni del territorio – promosso e gestito, anche come unica stazione appaltante, dalla Provincia di Parma (Fotovoltaico Insieme). In esecuzione di tale progetto, nel 2011, sulla base di un contratto di concessione ventennale di costruzione e gestione stipulato con un’azienda altoatesina specializzata nel settore delle energie rinnovabili, l’impianto è stato regolarmente attivato, a seguito del rituale collegamento e collaudo Enel effettuato dall’allora dirigente della Provincia di Parma del settore Ambiente. Il contratto di concessione prevedeva che la società concessionaria versasse al Comune un canone annuo, la cui riscossione è ancora in corso, in cambio della cessione dal Comune al concessionario del credito pari alla totalità della tariffa incentivante corrisposta periodicamente da il GSE”.

“La stipula di detto contratto di concessione è stata resa possibile dalla sottoscrizione di una specifica convenzione con il GSE, il quale, a suo tempo (2011), sulla base degli stessi documenti riesaminati nel 2022, aveva ritenuto convenzionabile l’impianto di Nocetano e l’incentivo. Nel 2022, a 11 anni dall’attivazione dell’impianto, e senza che nessuno avesse mai sollevato dubbi al riguardo, il GSE, nell’ambito di una campagna nazionale di controllo, che ha coinvolto anche gli impianti di proprietà di altri Comuni della provincia, ha contestato alcune presunte irregolarità riscontrate alla data di effettiva attivazione del sistema, e, nel dichiarare la parziale decadenza della tariffa incentivante, ha comunicato di voler ottenere il rimborso della maggiore differenza pagata nel corso di oltre un decennio”.

Al riguardo, aggiunge il Comune, “è importante chiarire che l’iniziativa del Gestore si è basata su alcune presunte omissioni dichiarative imputabili non ai responsabili degli uffici comunali – risultati del tutto estranei – ma alla Società concessionaria e ai suoi tecnici coinvolti nell’operazione. installazione dell’impianto. La realizzazione dell’impianto, infatti, era, in forza della predetta concessione, di competenza esclusiva della Società, per cui è da escludersi qualsiasi responsabilità comunale”.

Una vicenda tecnica, quindi, tanto che “lo stesso giudice ha confuso i generatori di corrente con i trasformatori e i contatori, concludendo così che l’impianto non era stato attivato nei tempi richiesti, mentre quest’ultimo era funzionante. Su questo sarà chiamato a pronunciarsi il giudice del ricorso per revocazione”.

“Zuccheri, nel suo ‘furore’ polemico e per approssimazione del suo racconto, dimentica, inoltre, di considerare che, qualora il ricorso per decadenza non venisse accolto, l’obbligo di restituzione ricadrebbe, in prima istanza, sulla società concessionaria , effettivo precettore degli incentivi, e non su questo Comune”.

L’Amministrazione si dichiara disponibile “per ogni discussione seria e non strumentale o propagandistica. È infatti davvero triste constatare che il candidato sindaco apra la sua campagna elettorale con una polemica, che non riguarda una cattiva gestione, ma una prudente scelta amministrativa che fa presagire vantaggi positivi per la popolazione nocetana, che è solo un presunto errore tecnico, peraltro non provocata dall’amministrazione comunale, rischia di essere messa a repentaglio. Notiamo, con rammarico, che Zuccheri non ha altro atteggiamento se non quello di ‘sollevare polverone’, dimostrando anche alcuna consapevolezza delle situazioni e dei meccanismi che un sindaco deve conoscere fin dal primo giorno del suo insediamento”.

 
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