La grande festa per le strade di Gallarate. “Il 25 aprile è speranza” – .

Una giornata di festa, con tante persone in corteo per le vie di Gallarate. Hanno deciso di farlo più di 500 persone partecipare per celebrare il giorno della liberazione dal fascismo e dall’occupazione nazista e riaffermare i fondamenti della Repubblica.

Nella celebrazione ufficiale del Comune, nel piazzale del cimitero, ilorazione del professor Giuseppe Armocida voleva ricordare “più della storia alle nostre spalle […] la storia che ci aspetta, quella che ancora ci aspetta”. Con la consapevolezza che la storia è “un mondo che vive oggi eventi drammatici e altri difficili da immaginare” ma anche “ogni 25 aprile è un giorno di speranza”, nonostante l’incertezza del futuro, come ci ricordano questi tempi di guerra, da Israele-Palestina all’Ucraina invasa.

“Le nazioni possono essere attaccate dall’esterno? Lo vediamo, ma possono essere attaccati anche dall’interno, da governi autoritari”, repressivo nei confronti delle minoranze, degli oppositori, dei diritti delle donne. “Anche le democrazie possono regredire”.

Sindaco Andrea Cassani ha esordito citando Mattarella che della Costituzione parla così
il 25 aprile “è patrimonio di tutta l’Italia” e poi ha litigato con “qualcuno [che] negli ultimi anni ha tentato di politicizzare con oratori contrari e con contromanifestazioni, un tentativo di impadronirsi del partito”. Polemica con l’Anpi che l’anno scorso aveva ‘allungato’ il corteo che era stato dimezzato.

Ma il sindaco ha polemizzato anche con l’aggiornamento del messaggio antifascista: “Si grida al fascismo che non esiste, non esistono le mafie, si immagina un mondo che non esiste più. Lasciamo le cose al secolo scorso”. Passaggi contestati da alcuni fischi e grida di protesta.

Poi un passaggio contro “chi impedisce agli ebrei di parlare nelle università” e chi in Italia sostiene i diritti LGBT e poi manifesta per la Palestina dove i diritti delle donne sono negati, accusati di incoerenza.

Dopo la cerimonia ufficiale si è messo il corteo, organizzato dall’Anpi, è in moto e a chi hanno dato appartenenza a molti acronimi (tra gli altri Federalisti Europei, ACLI, sindacati) e soprattutto delle tante persone e famiglie coinvolte. Tante bandiere diverse e anche tante sensibilitànon lo neghiamo, basti pensare al fatto che ha riunito pacifisti, critici della NATO, sostenitori della resistenza ucraina così come della resistenza europea al nazionalismo.

Il 25 aprile 2024 a Gallarate

Lungo corteo nel centro storico e nelle tre piazze principali, accompagnato dalle forze dell’ordine, ringraziato dai presenti Michele Mascella, presidente dell’Anpi Gallarate, all’arrivo del corteo al monumento alla Resistenza in Largo Camussi, accompagnato dall’inno nazionale e Bella ciao. “L’Anpi non è mai stata titolare del 25 aprile, semmai interprete”precisò Mascella.

Il 25 aprile 2024 a Gallarate

Il momento finale in Largo Camussi ha visto l’intervento anche degli studenti, con un particolare ricordo della figura di Giacomo Matteotti, nel centenario dell’assassinio. Un finale accompagnato ancora dai canti della Resistenza e dall’Inno alla Gioia, l’inno dell’Europa.

 
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