“Poi chi è al governo e avrebbe dovuto giurare su una Costituzione antifascista fa fatica a dirsi antifascista – il che significa che è fascistaperché o l’uno o l’altro mi sembra inquietante”. Lo storico Alessandro Barbero ne parlava così qualche giorno fa. Una frase che, a questo punto, calza anche a pennello il consigliere e segretario del club Fratelli d’Italia di Venaria Giuseppe di Bella.
Dopo i festeggiamenti per il 25 aprile il consigliere comunale Fabio Giulivi si è lasciato andare in un lungo post su Facebook. Durante la cerimonia infatti ha sentito qualcuno aggredire Giorgia Meloni.
Innanzitutto cita il messaggio del primo ministro: “Nel giorno in cui l’Italia celebra la Liberazione, che con la fine del fascismo gettò le basi per il ritorno della democrazia, ribadiamo la nostra avversione verso ogni regime totalitario e autoritario. Quelle di ieri, che opprimevano i popoli dell’Europa e del mondo, e quelle di oggi, alle quali siamo determinati ad opporci con impegno e coraggio. Continueremo a lavorare per difendere la democrazia e per un’Italia finalmente capace di unirsi sul valore della libertà. Viva la libertà!”.
Poi arriva l’invettiva.
“Dedico questo messaggio – lui scrive – del presidente del Consiglio Giorgia Meloni al professore del circolo ANPI di Venaria Reale che, questa mattina, nel suo intervento in occasione della manifestazione in città, ha evocato argomenti di cronaca privi di qualsiasi contesto e addirittura ha citato la presidente Meloni che non si è ancora dichiarata antifascista. Con quale riferimento costituzionale insinua la potenziale possibilità di una rinascita fascista, quando il presidente Meloni vinse le elezioni democratiche del 2022!”.
Il momento clou, però, arriva adesso.
“Quindi, caro professore– continua Di Bella – studiare meglio la Costituzione, in nessun articolo è previsto dichiararsi antifascista per poter far parte delle fila dei democratici. E il fatto stesso che il professore ha potuto dimostrare oggi è la prova che con il governo centrale e il governo della città di Venaria della stessa radice, la democrazia regna incontrastata. Forse il vero fascista è colui che vuole imporre agli altri il suo pensiero unico e in questo caso dichiararsi antifascista”.
“Studiate meglio la Costituzione, in nessun articolo è previsto che vi dichiariate antifascisti per poter far parte delle fila dei democratici”. È questa senza dubbio la frase più inquietante scritta dall’esponente di Fratelli d’Italia. Perché facciamo chiarezza: se una persona, un rappresentante delle istituzioni, non si dichiara antifascista, come può essere democratico? Caro consigliere, il fascismo democratico non è mai esistito, a meno che tu non voglia inventarlo.
