Questo pomeriggio l’intermediario Oreste Cinquini ha avuto modo di analizzare il momento che sta attraversando la Fiorentina di Rocco Commisso, tra delusioni sul campo e poche certezze sul futuro. Queste le sue parole a Radio Bruno:
«Per come la vedo io Italiano è uno dei migliori giovani allenatori del campionato, sta facendo bene. Arrivò a Firenze dopo piccole esperienze come Trapani e Spezia e in breve tempo ebbe la sua consacrazione. È chiaro che in questo periodo ci sono dei problemi, e il fatto che a fine stagione dirà addio alla Fiorentina ha indubbiamente creato qualcosa dentro lo spogliatoio: inutile nasconderlo. La sua uscita, a due mesi e mezzo dalla fine del campionato, avrebbe potuto salvarlo. Ha destabilizzato l’ambiente ed è corresponsabile di questa situazione che si è venuta a creare. Chiaramente anche la morte prematura di Barone ha causato un po’ di scompiglio, ma guardiamo anche cosa è successo a gennaio. Abbiamo preso Belottiquando avremmo potuto prenderlo a parametro zero dal Torino qualche anno fa, affondandolo di fatto Nzola: un giocatore su cui avevamo investito 14 milioni, buttati nella spazzatura. E il problema degli obiettivi non è stato risolto. Anche Nico Gonzalez su cui hai speso 27 milioni È scomparso”.
Ha poi parlato di mercato, e di cosa dovrà fare la Fiorentina in estate: “Ci sarà tanto da fare sul mercato, tanti giocatori – Sottil, Ikonè e Belotti – non si sono dimostrati all’altezza di una Fiorentina capace di lottare per le posizioni europee. Burdisso se n’è già andato e non abbiamo mai capito che ruolo avesse, perché scoprire talenti in Sudamerica non è andata molto bene. Deve intervenire Commisso per impostare la prossima stagione, affidare la gestione a qualcuno che subentri la carica di barone in sua assenza. Lui è stato il fulcro su cui ruotavano tutte le azioni della società, ora Commisso dovrà agire in prima persona. Resta la Conference League, speriamo di poter arrivare almeno in finale”.