Il sacrificio di Giacomo Matteotti, politico e giornalista, che sapeva che sarebbe stato di breve durata – e lo ha dichiarato in parlamento – dopo aver più volte denunciato le illegalità, i soprusi e le violenze del governo fascista. “Preparate il discorso per il mio funerale…”. La citazione di un personaggio importante della storia d’Italia – Matteotti appunto – è stata lo spunto per l’intervento (video qui sopra) del sindaco di Como Rapinese questa mattina in una soleggiata ma fredda Piazza Cavour nel ricordare il significato e il valore della Giornata del 25 aprile. , giorno della liberazione della nazione dal dominio fascista. Esattamente 79 anni fa l’Italia celebrava quel traguardo raggiunto con migliaia di vittime.
I valori di ieri e di oggi da tramandare alle nuove generazioni. Far capire loro chi sono e perché migliaia di persone – tra cui Matteotti, di cui tra poco si celebrerà il centenario della morte (ucciso dopo i suoi discorsi in parlamento dal governo dell’epoca – era il 1924) – hanno combattuto, lottato e spesso hanno perso la vita. . Per perseguire il valore della democrazia e della libertà. “Non allontanarti mai di un centimetro da qui…“, ha detto ancora il sindaco Rapinese nel suo intervento di questa mattina.
La cerimonia del 25 aprile a Como: autorità e tanti cittadini per ricordare il giorno della liberazione
Alla cerimonia erano presenti numerose autorità cittadine tra cui il presidente del Consiglio comunale Anzaldo, il vicesindaco Roperto, gli assessori Anselmi e Bodero Maccabeo, il presidente della Provincia Bongiasca (con la sua vice Maria Grazia Sassi), il questore Calì e il commissario Il prefetto Polichetti, tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine, del volontariato e delle associazioni della città. Sul palco anche la parlamentare del Pd Chiara Braga. Inno nazionale e alcuni canti al termine della cerimonia a cura della banda musicale “Corpo Musicale Albatese”.
Qui sopra anche le parole del rappresentante dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) Carlo Ghezzi. Dall’orrore delle guerre di un secolo fa a quelle di oggi, un filo di sangue che va spezzato subito. Lo ha chiesto ad alta voce – tra gli applausi dei presenti – dal palco di piazza Cavour.
Al termine, il prefetto Polichetti ha invitato sul palco (foto sopra) Cristina Quadrio, insegnante di recitazione del Teatro Sociale di Como che ha presentato due poesie di Gianni Rodari dedicate alla giornata della Liberazione
LEGGI ANCHE QUI
leggi anche
Celebrazione della Liberazione
Il programma del 25 aprile a Como: messa e cerimonia al cimitero, poi le autorità in piazza Cavour
