Il Veneto perde oltre 9mila studenti in un anno, ma resta invariato il numero dei docenti – .

Il Veneto perde oltre 9mila studenti in un anno, ma resta invariato il numero dei docenti – .
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VENEZIA – In Veneto il prossimo anno scolastico saranno quasi diecimila studenti meno di oggi. Con il calo più significativo nelle scuole medie: -3.033 ragazzi. I dati provengono daUfficio scolastico regionale per il Veneto che ha fatto il punto sul numero dei docenti in organico, rilevando un sostanziale equilibrio per quanto riguarda i docenti. «Dovremmo raggiungere di diritto i 46.994 docenti in organico per il prossimo anno scolastico 2024-25. Così è stato. Un tassello importante per l’avvio del prossimo anno scolastico c’è, la scadenza era fissata al 18 aprile. È stato inoltre raggiunto l’obiettivo di 3.867 posti di rafforzamento comuni. Posti di sostegno distribuiti, 8.106. Adesso le scuole hanno a disposizione quello che potremmo definire il “piano organico” per il 2024-25”, si legge in una nota dell’ex Provveditorato all’Istruzione.

GLI INSEGNANTI
Come indicato nella tabella a lato, il prossimo anno scolastico vedrà un totale di 48.385 docenti, di cui 46.994 “a tempo pieno” e 1.391 “a ore”. Questo è un primo incarico. Per quanto riguarda i “posti pieni”, rispetto all’anno scolastico in corso, il prossimo vedrà diminuire le province e crescerne altre: Belluno -5, Padova +10, Rovigo -10, Treviso -11, Venezia -5, Verona +10. Vicenza +10. Complessivamente, in un anno, il Veneto passerà da 46.995 posti di personale giuridico a 46.994.
“Per ciascuna istituzione scolastica – spiega una nota dell’ufficio scolastico regionale del Veneto – sono state definite la quantità e la tipologia di cattedre e posti, destinati al personale docente necessario allo svolgimento delle attività didattiche, fatti salvi successivi adeguamenti sulle modalità terra. Con questa prima fase, il personale legale è stato definito sulla base del numero degli studenti e del contingente assegnato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. La seconda fase avverrà nei prossimi mesi con la definizione della forza lavoro di fatto, cioè l’adattamento della forza lavoro legale alla situazione di fatto esistente. Nella seconda fase si tiene conto dei trasferimenti degli alunni da una scuola all’altra, degli adeguamenti delle iscrizioni, delle richieste di insegnanti di sostegno in deroga rispetto al numero stabilito nell’organico legale, dei posti negli istituti ospedalieri e penitenziari, dei posti per progetti speciali come il recupero della dispersione scolastica. Per la seconda fase i posti disponibili sono 1.471, molti dei quali ancora da assegnare”.
Ma il dato più significativo – come indica la tabella sopra – è il calo degli studenti. “Il Veneto – rileva l’ufficio scolastico – ha perso 9.374 alunni, l’emorragia maggiore si è verificata nella scuola secondaria di primo grado con -3.033 alunni. Nonostante ciò, in tutta la Regione c’è un solo posto in meno; lo scorso anno, infatti, il personale giuridico era composto da 46.995 cattedre. In virtù degli impegni assunti con l’Unione Europea in relazione al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sono stati assegnati in deroga al Veneto 637 posti, proprio nell’ottica di ridurre il rapporto docenti/studenti, migliorando così un parametro fondamentale per la qualità dell’offerta formativa. scuola”.
Intanto il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per il Veneto, Marco Bussetti, ha ringraziato i dipendenti della struttura: «In linea con i tempi che ci ha dato il ministero, il personale è pronto. Nonostante la crisi demografica non riduciamo il numero dei docenti, che rimane stabile, migliorando il rapporto studenti-docenti e la qualità della nostra scuola veneta”.

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Il Gazzettino

 
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