Numerose le manifestazioni in Basilicata per festeggiare il 25 aprile – .

Venerdì 26 aprile 2024 – Si è celebrato in un clima sereno a Potenza, Matera e in altri centri della Basilicata il 79° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.
A Potenza la celebrazione si è svolta davanti al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale nel parco di Montereale.
I rappresentanti degli studenti, Simone Carcuro e Fabrizio Manna, si sono soffermati sul significato dell’anniversario, leggendo un brano di un discorso ai giovani tenuto da Piero Calamandrei (1889-1956) per ricordare la lotta degli italiani “contro la peggiore dittatura della storia” .
Sono seguiti gli interventi del presidente della Provincia, Christian Giordano, del sindaco del capoluogo, Mario Guarente, del consigliere regionale Cosimo Latronico e del prefetto, Michele Campanaro.
“La Resistenza – ha detto Campanaro – fu innanzitutto una rivolta morale dei patrioti contro il fascismo per affermare il riscatto nazionale. Un movimento popolare che coinvolse la vecchia generazione di antifascisti. Convocò i soldati inviati a combattere al fronte e che rifiutarono di mettersi sotto il comando della potenza occupante tedesca.
Ha convocato i giovani della generazione in viaggio attraverso il fascismo, che ne ha scoperto la natura e ha maturato la scelta di opporsi ad esso.
È stato un movimento che ha mobilitato le fabbriche. Coinvolse contadini e montanari che, per la loro solidarietà ai partigiani combattenti, subirono le più dure ritorsioni”.
Il Prefetto ha ricordato gli episodi di rivolta popolare registrati anche in Basilicata.
Rivolgendosi alle ragazze e ai ragazzi presenti, ha concluso: “Mi rivolgo a voi come Prefetto della Lucania per dirvi che le storie degli italiani morti per la Resistenza e la Liberazione, anche nella nostra amata Basilicata, continuano oggi a parlarci e a raccontarci ci dicono che ci sono grandi ideali e sogni da realizzare per cui vale la pena lottare e che ci sono buone ragioni per trionfare, ma ci gridano anche, oggi più che mai, che dobbiamo sempre dire no alla violenza delle guerre e dei conflitti ”.

Festa del 25 aprile a Matera (foto Sassilive.it)

A Matera il primo appuntamento è presso il cippo di via Lucana per la deposizione della corona d’alloro in ricordo dei materani morti in seguito all’esplosione dei miliziani da parte dei tedeschi.
A seguire, nella chiesa di Santa Chiara, si è svolta la Santa Messa officiata da monsignor Pino Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina e vescovo di Tricarico.
Poi il trasferimento in Piazzetta Pascoli per il raduno delle autorità e delle associazioni combattenti e militari e la partenza del corteo verso Piazza Vittorio Veneto, dove sono stati eseguiti gli onori al Prefetto di Matera, Cristina Favillii, l’alzabandiera, gli onori ai Caduti , la deposizione della corona d’alloro al monumento ai caduti e poi gli interventi di Sanya Bonelli, presidente del Consiglio studentesco della provincia di Matera; del professor Franco Lisanti, orfano di guerra; di Carmela La Padula, presidente del Comitato provinciale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia; del presidente della Provincia, Piero Marrese e del sindaco di Matera, Domenico Bennardi. Alla cerimonia erano presenti il ​​picchetto armato organizzato dai militari e il gruppo musicale “Nunzio Vincenzo Paolicelli” della città di Matera.

Foto di copertina (Sassilive.it): cerimonia a Potenza

 
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