“Vorrei trasformare un semplice tunnel stradale in qualcosa di straordinario, ma soprattutto eliminare la divisione violenta che attualmente produce tra un’Ancona di serie A e una di serie B, tra centro e periferia. Sto lavorando per conto del Festival dei Due Mondi di Spoleto, ma presto sarò ad Ancona. Voglio riportare la bellezza nell’architettura”. Presto si metterà all’opera l’ingegnere e designer di fama mondiale Enzo Eusebi, chiamato dall’assessore comunale ai Lavori pubblici, Stefano Tombolini, per trasformare e rivoluzionare gli interni della Galleria del Risorgimento. Per ora gli incontri tra i due sono stati pochi, ma l’accordo sembra totale e basato sul rispetto reciproco.
Al momento, infatti, esiste un’idea progettuale di base che punterà a modificare l’assetto impiantistico generale del tunnel che di fatto, come sottolineato dallo stesso professionista sambenedettese, collega la periferia al centro cittadino. Presto le idee verranno discusse e applicate, ma intanto l’intenzione di Eusebi sembra abbastanza chiara. L’amministrazione comunale presto finanzierà, attraverso una variante ad hoc, l’intervento sul tunnel del Risorgimento nel quale verranno investiti 400mila euro. Lavori che riguarderanno esclusivamente la parte interna: nuova illuminazione, molto più accattivante, energizzante e compatibile, nuovi sistemi di filtraggio e ventilazione, nuova segnaletica e servizi, oltre ad un’analisi strutturale. Eusebi si occuperà della parte creativa e innovativa, così come l’altro artista, Giacomo ‘Run’ Bufarini, si sta occupando delle due facciate esterne. Il primo, lato piazzale della Libertà, è in fase di realizzazione, del secondo se ne riparlerà dopo metà maggio (Bufarini ha dei lavori da seguire a Shanghai). Da giugno toccherà all’ingegnere: “Sono davvero contento di questo incarico – racconta Eusebi a Carlino – e sono felice che l’assessore Tombolini si sia ricordato di me, dai tempi in cui studiavamo insieme alla facoltà di Ingegneria del Politecnico Università delle Marche; noi che scherzosamente ci chiamavamo ‘i ragazzi dell’ingegneria di via Panisperna’”.
Il noto designer e massimo esperto di illuminazione ha lavorato a lungo lontano dall’Italia, dagli Stati Uniti alla Georgia dove racconta un aneddoto particolare: “Anni fa l’ex difensore del Milan, Kakhaber Kaladze (sindaco della capitale, Tbilisi ) mi ha chiamato, ndr). Si è rivolto a un gruppo coreano per i lavori su un ponte, poi si è rivolto a me e al mio team”.
Pierfrancesco Curzi
