Accademia della Cucina, la delegazione locale ospite a “La Caveja del Gallo” – .

Accademia della Cucina, la delegazione locale ospite a “La Caveja del Gallo” – .
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Una storia lunga oltre un secolo. È stato il ristorante “La Caveja del Gallo” ad ospitare l’ultimo conviviale della delegazione Castel San Pietro-Medicina dell’Accademia Italiana della Cucina. Situato nel cuore della Via Emilia, a due passi dal ponte sul Sillaro, la versione ‘nuova’ del ristorante nasce nel 1973 quando il giovane Gian Paolo Lucantini decide di acquisire e tentare di rilanciare lo storico albergo-ristorante “Il Gallo”, anch’esso un secolo di storia e tra i primi punti di ristoro e di alloggio nella città termale per chi transitava sulla Via Emilia agli inizi del secolo. Così, con Lucantini alla guida, l’albergo-ristorante è diventato “Il Gallo da Paolo”, e sulle sue orme oggi ci sono la moglie Loredana e i figli Monica e Matteo, affiancati nel settore ristorazione dall’Executive Chef Andrea Aiello, da Bologna nasce con tante esperienze in altre regioni e oltralpe prima di arrivare al “Gallo”.

Il delegato Andrea Stanzani ha scelto il “Gallo” per la conviviale di aprile alla scoperta della cucina tradizionale emiliano-romagnola che può contare anche su una sfoglina tra lo staff. Il primo appuntamento primaverile per la delegazione castellanese si è aperto con il “croccante Spiedone Petroniano”, il “Tortellino fritto” e il “Tortino morbido di zucchine con fonduta di parmigiano” come tris di antipasti, ed è proseguito con il tradizionale bis composto da “Passatelli in pollo brodo” e “Crema di Gramigna fresca e salsiccia”, per poi dedicarsi ad un’altrettanto tradizionale “Cotoletta alla Vecchia Bologna”. Chiusura, per soffermarci su un classico del territorio castellanese-imolese, con la “Torta di riso”.

cb

 
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