Manfredonia, esemplare di Poiana salvato “da morte certa” dalle Guardie Ambientali Italiane
Il rapace in difficoltà è stato avvistato e recuperato ieri nel tardo pomeriggio dalle Guardie Ambientali italiane coordinate dal dirigente Alessandro Manzella, in località Pariti 2, nel Manfredoniano.
Da un breve controllo non ha riportato ferite, ma risultava comunque impossibilitata a prendere il volo e vista l’ora tarda, è stata condannata dai predatori qualora fosse rimasta a terra. “Questi rapaci cacciano principalmente piccoli mammiferi, fino alle dimensioni di una lepre.
Anche uccelli terrestri, nidiacei, rettili, anfibi, insetti.
In tempi di carestia si nutre anche di carogne o di resti di preda di altri rapaci.
Gli animali selvatici ritrovati, feriti o in difficoltà dovranno essere consegnati alla Polizia Locale competente per territorio (cosa che di fatto è avvenuta), che a sua volta dovrà provvedere al loro trasferimento al più vicino centro di prima accoglienza per animali selvatici in difficoltà.
Nel caso della Capitanata si trattava della struttura della Provincia, nei pressi dell’oasi di Lago Salso. Mancando questo riferimento, nessuna ISTITUZIONE o ENTE come il Parco Nazionale del Gargano è intervenuto su questo ANNOSO PROBLEMA e di conseguenza la destinazione più “vicina” si trova a circa 140 km, quella del Centro di Recupero della Regione a Bitetto (Bari). .
Troppo spesso, aggiunge Manzella, le polizie locali, anche quelle dei centri grandi e dotati di maggiori risorse, non sono disponibili nemmeno ad adempiere agli obblighi di trasferimento degli animali selvatici già recuperati al Centro Recupero Rapaci.
Tra l’altro, il Centro Regionale di Recupero di Bitetto resta chiuso il sabato, la domenica e i festivi, con conseguenze INTUIBILI per i cittadini e le organizzazioni e soprattutto per la sorte del rapace: SALVATO dai PREDATORI e CONSEGnato alla BUROCRAZIA!?
Alessandro Manzella
Responsabile della Guardia Ambientale Italiana
