tre punti da recuperare e poi fare quanto basta per arrivare all’8° posto – .

Ivan Juric

Cinque partite con un calendario tutt’altro che semplice e tre punti da recuperare per poi fare abbastanza per chiudere il campionato all’8° posto, che garantisce la possibilità di disputare i play-off per accedere ai gironi della Conference League. Tralasciando tutti i discorsi dalle molteplici trame che potrebbero portare l’Italia ad avere ancora più posti nelle competizioni europee. Questa è una folliacome definito dal signor Juric, che separa Torino dal ritorno in Europa. Ci sono ancora 15 punti in palio e il classificazioneche interessa ai Granata, recita: 8° posto il Napoli con 49 punti, 9° la Fiorentina 47 e 10° il Torino 46. Dovrebbe essere ricordato in caso di parità il Torino ha la meglio sul Napolivittoria all’andata e pareggio al ritorno, e il peggio con la Fiorentinasconfitta all’andata, pareggio al ritorno e così via i viola devono recuperare la partita contro l’Atalantarinviata a causa della grave malattia che ha poi portato alla morte di Joe Barone, direttore generale della Fiorentina, e non si sa ancora quando si giocherà e potrebbe accadere anche a campionato già finito.

Il calendario di Torino non è facile si comincia domenica all’ora di pranzo con la trasferta al Meazza con ilInter nuovo campione d’Italia. Continuiamo con il Bologna in casa venerdì 3 maggio in serata con i bolognesi che sono al 4° posto, a due punti dalla Juventus che è terza, ma inseguiti dalla Roma, che ieri nei minuti di recupero nei minuti finali contro l’Udinese ha vinto 2 a 1, chi ha 58 punti; tuttavia, entrambe le squadre mantenendo la posizione attuale andrebbero in Champions League. Poi il viaggio con il Veronache lottano per restare in Serie A e sono 15esimi con 31 punti, come l’Empoli e davanti a Udinese e Frosinone che hanno 28 punti e Sassuolo che ne ha 26. Seguono in casa con Milano che oggi sono al 2° posto con la Juventus a 5 punti di distanza e che sono comunque certi di andare in Champions League. E infine il viaggio a Bergamo conAtalanta che ora occupa il 6° posto con 54 punti, seguita dalla Lazio a 52 mentre il Napoli è più lontano di 5 punti e con la Roma davanti a 58, la Dea spera ancora di arrivare al 5° posto per andare in Champions e Napoli e Lazio al raggiungere l’Europa League. Nella finale di Coppa Italia, che garantisce a chi la vince l’accesso all’Europa League a meno che non ottenga il pass per la Champions League piazzandosi in campionato, ci sono Atalanta e Juventus.

Ma non basta considerare il calendario del Torino, serve anche quello delle concorrenti e il fiorentino deve ancora affrontare Sassuolo, Verona, Monza, Napoli e Cagliari quindi ha uno scontro diretto con il Napoli e, a parte la partita con il Monza, che ha ancora meno speranze del Torino di andare in Europa con 3 punti in meno dei Granata, le altre sono con squadre in lotta per salvarsi e all’ultima giornata il Cagliari potrebbe aver già conquistato un posto in A. Il Napoli dovrà invece fare i conti con lui Roma, Udinese, Bologna, Fiorentina e Lecce Si tratta quindi di tre scontri con avversarie impegnate a conquistare o il miglior posto in Europa, Roma e Bologna, o l’accesso, la Fiorentina, e una partita con chi ha l’obiettivo di non retrocedere, l’Udinese, mentre con il Lecce i viola sfiorano il traguardo. Sicuramente troveranno salvi i salentini visto che oggi hanno 35 punti e basta poco per averne la certezza.

Per il Torino l’Europa è una follia ma, al momento, non un’utopia. Di certo servirebbe una vittoria contro l’Inter domenica magari approfittando del fatto che i nerazzurri sono distratti dai tanti festeggiamenti organizzati e che ci saranno anche dopo la partita per conquistare lo scudetto, numero 20. Battendo i nerazzurri i granata avrebbero poi una spinta importante per affrontare le partite successive. Di sicuro però Il Torino deve crederci ed essere determinato quando scende in campo, non come ha fatto contro il Frosinone, terzultimo in classifica, quando ha fatto sfoggio di una prestazione non all’altezza e anzi non è andata oltre un pareggio senza gol. Le 17 partite senza subire gol dei Granata, solo 29 in 33 partite con tanto di 4a miglior difesa della Serie A, sono una prestazione da Champions ma sono allo stesso tempo un vanto effimero visto che di gol fatti, 31 come quelli di Verona e Udinese, i Granata sono come quelli che lottano per non retrocedere. E l’Inter, la prima delle partite a concretizzare la follia, è la squadra che ha segnato più gol, 79, e quella che ne ha subiti meno, 18.

 
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