“Il calcio è un gioco collettivo e noi lo stiamo interpretando bene” – .

“Il calcio è un gioco collettivo e noi lo stiamo interpretando bene” – .
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13:45 – Alle 14 è prevista una conferenza di Thiago Motta, allenatore del Bologna. I rossoblù saranno infatti impegnati domenica contro l’Udinese al Dall’Ara. Noi tu Tuttomercatoweb.com vi proponiamo in diretta le dichiarazioni dell’allenatore del Bologna.

13:57 – Inizia il convegno di Motta

Questa mattina su un importante quotidiano nazionale è stato dato molto spazio al Bologna di Motta. Cosa significa per te?
“Ringrazio tutti per le belle parole perché gli elogi fanno sempre piacere ma pensiamo solo alla prossima partita per poter regalare un’altra grande gioia alla nostra gente, che riempirà ancora una volta lo stadio”.

Quando le persone ti fermano per strada, cosa dici?
“Mi fanno i complimenti… è bello e dobbiamo continuare con questo impegno fino alla fine. Dobbiamo dare sempre questa gioia al nostro pubblico”.

Il tempo per preparare la partita contro l’Udinese è stato poco, ma Cannavaro ne ha avuto ancora meno. Hai rivisto la partita della Roma?
“Guardo sempre le nostre partite per far vedere ai ragazzi dove dobbiamo insistere e cosa possiamo migliorare. A Roma abbiamo giocato una buona partita ma ci sono momenti, soprattutto nella metà campo avversaria, in cui possiamo ancora alzare il livello”.

Cosa hai imparato dalla partita di Udine ad oggi?
“In quell’occasione l’Udinese fece una grande prestazione che ci mise in difficoltà soprattutto dopo il secondo gol. Questa volta dobbiamo cercare di portare la partita dove ci aggrada e non dove conviene a loro, cosa che non siamo riusciti a fare. nella prima tappa. Sappiamo cosa ci aspetta domenica e siamo pronti anche se davanti avremo una squadra che proverà a metterci in difficoltà”.

Da allora sei diventato più ambizioso, paziente e maturo?
“Abbiamo sempre giocato con ambizione e responsabilità, ma dobbiamo considerare che in campo ci sono gli avversari. Anche a Frosinone abbiamo fatto una bella prestazione per mettere la partita dalla nostra parte, così come hanno fatto Monza e Roma. La differenza è che la Roma è una squadra che ha voglia di giocare e così la partita è più aperta. Quella contro l’Udinese sarà sicuramente una partita diversa, nella quale dovremo essere bravi a sfruttare i loro punti deboli. Spero che riusciremo ad offrire ai nostri tifosi il miglior calcio possibile. I ragazzi in campo devono capire i momenti e questo funziona in campo quando tutti e 11 la pensano allo stesso modo: il calcio è uno sport collettivo e adesso stiamo riuscendo a farlo bene”.

Quando a Roma la squadra ha tenuto palla per quasi due minuti, è questa la giocata tipica?
“Sì, voglio anche questo ma voglio anche la capacità di ribaltare la partita velocemente, di attaccare con pochi passaggi l’avversario quando ci lascia spazi. Ma non sempre è possibile e bisogna saper capire le situazioni”.

Con l’Udinese il programma della partita sarà diverso?
“Credo di sì, ma se vengono qui a giocare dobbiamo essere pronti anche per quello. Penso però che spesso cercheranno di chiudersi e bisognerà saper affrontare questo aspetto collettivamente”.

Quanto ti è piaciuto il fatto che la squadra non sia quasi mai ‘scivolata’ in questo campionato in questo processo di crescita?
!Questa è una forza dei ragazzi in campo, come o lo è stata dopo aver subito il gol della Roma all’Olimpico. Abbiamo avuto un momento della partita in cui ci siamo difesi bene ma abbiamo regalato palla all’avversario e la Roma ha provato a tirare. Siamo stati comunque bravi a riequilibrare la partita e a sfruttare l’occasione per portarci sul 3-1”.

Hai spesso affermato di preferire una rosa corta, ma sei ancora di questa opinione?
“La mia idea è quella di prediligere la qualità e non la quantità. Preferisco una rosa corta con giocatori di qualità che possano ricoprire più ruoli. El Azzouzi è un giocatore che oggi può giocare in più parti del campo e questo mi piace. Oggi siamo giocatori che partecipano poco perché la rosa è numerosa e questo non mi piace”.

Dopo la partita ha detto che era stanco…
“Sì, non stavo scherzando. Dopo la partita di Roma ero molto stanco così come i ragazzi. Ma siamo giovani e recuperiamo in fretta”.

El Azzouzi ha cambiato tante posizioni nell’azione dei 35 passaggi della Roma nonostante non giocasse da tempo. Quanto ti rende orgoglioso?
“Sono orgoglioso del fatto che i ragazzi abbiano creduto fin da subito in ciò che volevamo proporre loro. Con i risultati che arrivavano ovviamente era ancora più facile ma anche quando i risultati non arrivavano loro erano convinti di quello che stavamo facendo… Penso alla partita contro il Cagliari in cui abbiamo avuto la pazienza di continuare a fare quello che lui aveva preparato, nonostante il la partita fino a quel momento non era andata bene. Quindi la partita di Ndoye a Roma dopo l’errore di Frosinone mi rende orgoglioso. Questi ragazzi seguono tutto ciò che gli proponiamo, provando questi concetti ogni giorno in allenamento”.

Con una vittoria domenica il Bologna sarebbe matematicamente in Europa. Cosa significa questo?
“Il nostro obiettivo per domenica è offrire ai nostri tifosi il miglior calcio possibile, perché non possiamo avere il controllo del risultato. Dobbiamo prepararci per il nostro lavoro e occuparci di tutti gli aspetti di ciò che dobbiamo fare. Daremo il massimo e presteremo attenzione ad ogni dettaglio… Il resto lo vedremo alla fine”.

Il pensiero di essere a 8 punti dalla Champions è un pensiero ossessivo o può essere uno stimolo in più?
Ora quello che conta è l’Udinese e come affronteremo questa partita”.

 
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