L’ex sindaco Settimo Gottardo sul polo logistico Alì: « » – .

L’ex sindaco Settimo Gottardo sul polo logistico Alì: « » – .
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Sul dibattito sull’opportunità di dare il via libera al nuovo polo logistico dei supermercati Alì è intervenuto anche l’ex sindaco di Padova, Settimo Gottardo. Sindaco di Padova dal 1982 al 1987 per la Democrazia Cristiana, in quell’anno si dimise dall’incarico dopo essere stato eletto alla Camera dei Deputati con circa 75.000 preferenze. Fu confermato anche a Montecitorio alle elezioni politiche del 1992, restando in carica fino al 1994.

Figura da sempre riferimento “silenzioso” per molti politici locali, questa volta ha deciso di intervenire direttamente per criticare partiti e associazioni su una vicenda che va avanti da diversi mesi: «Da un anno ormai vediamo più sui giornali che in Comune, al dibattito sul nuovo polo logistico del gruppo Alì. La grande azienda commerciale fondata da Francesco Canella e fratelli ha portato avanti la promessa degli alberi, fatto sentire amplificata la voce dei suoi dipendenti attraverso l’ufficio stampa e pubblicato sul web il proprio house organ virtuale”.

Questo il quadro dipinto da Gottardo sulla discussione nata sul progetto della famiglia Canella: «Si sono formati due partiti: zero metri cubi contro tanti metri cubi. Credo che basterebbe un piccolo ragionamento sulle reali esigenze logistiche di Alì rispetto ad una città e provincia che ogni anno perde migliaia di residenti e quindi di consumatori!… a meno che non si ricerchino reali esigenze di sviluppo ma semplicemente il profitto di un discutibile rendita immobiliare utilizzando ogni mezzo di pressione sul Consiglio Comunale! Se c’è un bisogno reale e dimostrato e questo è compatibile con il bene pubblico ed è giustamente pagato con giusti costi urbanistici e non con pressioni indebite o regali green (le pagine di pubblicità costano molto di più!!!!)…allora il pubblico l’amministrazione e il Consiglio potranno decidere liberamente!!!!!…Basta con la propaganda”. Un richiamo al senso di responsabilità di tutti.

Settimo Gottardo, esperto democristiano, spiega quali dovrebbero essere le linee guida per affrontare il tema: «Continuare con le valutazioni su costi e benefici per i cittadini. Una cosa sono i bisogni reali, un’altra gli obiettivi di pura rendita immobiliare, magari da tesaurizzare nel breve periodo nell’ottica di riorganizzare il mercato della grande distribuzione in una città che vive anche un forte calo demografico e demografico. quindi anche nei consumatori”. Gottardo invita tutti a mettere al centro l’interesse comune, per questo chiede che si prendano seriamente in considerazione i pro e i contro di questa operazione: «L’interesse di un gruppo economico forte e grande non può essere centrale e immobiliare (seppur benefico, popolare e di vicinato), ma il bene collettivo rispetto al legittimo bene aziendale e privato!… equilibrio, costi, benefici, legalità e trasparenza sono necessari per non cadere definitivamente nel caratterizzare la politica amministrativa come mero strumento degli interessi dei grandi distribuzione su vasta scala a grave danno degli interessi generali e collettivi”

 
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