SULMONA – Sono 320 le persone che sono partite questa mattina per la 22esima edizione del Cammino della libertà: 60 chilometri da percorrere in 72 ore, partendo dalla città di Ovidio, nell’Aquilano, fino a Casoli (Chieti), con tappe a Campo di Giove (Aq) e Taranta Peligna (Ch). Un percorso che attraverserà il Guado della Coccia, la depressione più alta della Maiella: qui si terrà l’omaggio a Ettore De Corti, il soldato italiano ucciso dai tedeschi mentre cercava di raggiungere le truppe alleate.
E poi il momento della collocazione della targa nel Santuario della Brigata Maiella, a Taranta Peligna, fino a giungere a Casoli, con sosta al monumento della Donato Ricchiuti Anche lui si è unito alla marcia Timothy Kingham, figlio di un ex prigioniero inglese.
“È bello vedere questi luoghi che profumano ancora di storia” ha commentato Kingham prima del taglio del nastro effettuato dal vicesindaco di Sulmona, Sergio Berardi e dal presidente dell’associazione Il Sentiero della Libertà, Maria Rosaria La Morgia. “Il nostro obiettivo – ha detto quest’ultimo – è trasmettere ricordi e quindi costruire un ponte tra le generazioni”.
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