Latte andato a male “aggiustato” con soda caustica per coprire il cattivo sapore. L’azienda: “Nessuna anomalia” – .

Latte andato a male “aggiustato” con soda caustica per coprire il cattivo sapore. L’azienda: “Nessuna anomalia” – .
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Latte andato a male “corretto” con soda caustica e acqua ossigenata, capaci di mascherarne l’acidità. Un “complesso fenomeno di adulterazione e sofisticazione, finalizzato a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione dei prodotti destinati alla grande distribuzione”, scrivono in una nota i Carabinieri, è stato scoperto dalla Procura di Pesaro Urbino e ha portato al sequestro di ben 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di formaggio adulterato, per un valore complessivo di oltre 800mila euro. I latticini sono stati prodotti nel caseificio Fattorie Marchigiane, parte del noto gruppo “Tre Valli Cooperlat”.

Sostanze adulteranti per coprire il cattivo stato di conservazione

Gli accertamenti sono stati avviati a seguito delle indagini dirette dalla Procura di Pesaro nei confronti di 10 persone e 3 aziende. Nel corso del blitz, effettuato a Colli al Metauro dai Carabinieri insieme a più di 60 agenti di polizia giudiziaria, sono stati sequestrati interi vani di stoccaggio, celle frigorifere e prodotti scaduti.

I pm, che ipotizzano il reato di frode alimentare, ritengono che nel circuito produttivo del latte e derivati ​​siano state regolarmente immesse sostanze adulteranti (quali soda e acqua ossigenata), in grado di “mascherare” il cattivo stato di conservazione dei prodotti e quindi permettendo loro di entrare nel circuito della grande distribuzione e della vendita al dettaglio.

Fattorie Marchigiana si è detta disponibile, mentre sulla questione è intervenuto anche il ministro delle Politiche Agricole Francesco Lollobrigida: “Ringrazio il nostro Ispettorato Centrale per i serrati controlli effettuati ogni giorno sul nostro territorio, a difesa dei produttori e di chi acquista”. “Insieme ai Nas dell’Arma dei Carabinieri ha contribuito a realizzare un’importante operazione, nel solco dell’impegno contro ogni tipologia di contraffazione e raggiro sui prodotti agroalimentari italiani. Qualità, benessere e sicurezza sono elementi forti del Made in Italy”.

La risposta dell’azienda

“A seguito della nostra nota diffusa in data 24 aprile 2024, intendiamo chiarire che le altre due strutture visitate nell’ambito dell’ispezione NAS/ICQRF sono un magazzino di prodotti lattiero-caseari, sito in Loria (TV), dove gli ispettori hanno potuto constatare il perfetto stato degli ambienti dal punto di vista igienico-sanitario e dell’altrettanto perfetta conservazione ed integrità dei prodotti ivi rinvenuti, nonché dell’azienda agricola di un socio conferente, Altavalmarecchia-Montefeltro (RM), in cui sono depositati campioni di materia prima per la relative analisi. Infine, è importante sottolineare che, come riportato negli stessi articoli di stampa, i controlli sui prodotti immessi sul mercato non hanno evidenziato alcuna anomalia.

 
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