La lista civica “Rinnoviamo Forlì” è contraria all’eliminazione della pensilina di piazza Saffi poiché tale opera avrebbe rappresentato uno “spreco di denaro pubblico smantellando ciò che è funzionale e indebolendo il servizio di trasporto in autobus verso il centro storico”, spiega una nota. “Questo errore conferma ulteriormente la mancanza di una visione e di una pianificazione coerente del centro storico da parte di questa Giunta” afferma Antonio Morgagni, candidato di Rinnoviamo Forlì.
“La pianificazione dovrebbe infatti basarsi sul fattore permanente dell’accoglienza sostenibile. L’eliminazione della pensilina nel centro storico ha assunto il significato di cancellare il simbolo della mobilità pubblica urbana e di togliere la dignità dei passeggeri. Questi ultimi, infatti, prima aspettavano sotto una tettoia che li proteggeva dal sole e dalla pioggia, seduti sulle panchine”.
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Sempre per Morgagni, “la società Start Romagna ha mostrato negli ultimi tempi notevoli progressi, con l’ingresso gratuito per gli studenti (in base alla fascia ISEE e con il biglietto a bordo con ATM), ma lascia a desiderare per quanto riguarda la qualità del servizio. punti, poiché non hanno né panca né sedile. Rinnoriamo Forlì sottolinea come esistano soluzioni semplici ed economiche per aggirare l’onerosa spesa dei banchi. Stiamo parlando dei cosiddetti “sedili ischiatici = barre d’appoggio” (sedili senza schienale) che sono adatti a servire punti di sosta periferici. A seguito della rimozione della pensilina si prevede che saranno sempre meno gli utenti che utilizzeranno gli autobus per il centro storico. Già si vedono passeggeri in attesa in piedi o seduti sui gradini delle Poste e dell’Agenzia delle Entrate, rischiando anche una sanzione amministrativa”.
“Tutti gli spazi comunali, dove viene offerto un servizio pubblico, sono normalmente dotati di una sala d’attesa attrezzata con sedie, l’errore della giunta Zattini è stato quello di togliere la “sala d’attesa” in piazza Saffi, con le sue sedute. Una visione politica particolarmente conservatrice che incentiva l’uso dell’auto con la riconferma dell’asfalto su corso della Repubblica, disincentivando ulteriormente l’uso dei mezzi pubblici” conclude Morgagni.
