Napoli, in vendita le Terme di Agnano: «Rilancio o sul mercato»

Napoli, in vendita le Terme di Agnano: «Rilancio o sul mercato»
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Le Terme di Agnano e Palazzo Moscati in via Cisterna dell’Olio – dove nacque e visse San Giuseppe – sono due nuovi asset che alimenteranno il…

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IL Terme di Agnano E Palazzo Moscati in via Cisterna dell’Olio – dove è nato e vissuto santo Giuseppe – sono due i nuovi asset che andranno ad alimentare il “Fondo Napoli”. Invito, una società immobiliare del Mef, forse già dalla manovra di aggiustamento di bilancio. Il dibattito si concretizzerà sicuramente con l’istituzione formale dell’ “Patrimonio di Napoli” che avverrà entro l’autunno, si tratta della nuova società in house che dovrà gestire il patrimonio immobiliare di Palazzo San Giacomo rilevando il ramo d’azienda da NapoliServizi. Terme di Agnano E Palazzo Moscati essi verranno conferiti a Invimit con lo scopo primario di valorizzarli o eventualmente venderli.

La sostanza è che il Comune si rivolge al mercato. Il punto centrale è che la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune – un immenso patrimonio di oltre 65mila beni – è e sarà sempre al centro delle politiche economico-finanziarie del Palazzo San Giacomo. Ancora gravato da oltre 4,5 miliardi di debiti che sono la somma del debito finanziario e del deficit, nonostante la riduzione dello stesso di oltre 700 milioni in due anni. E questo per rispettare gli obblighi del “Patto per Napoli” voluto dal sindaco Gaetano Manfredi e firmato con l’allora primo ministro Mario Draghi che ha portato nelle casse del Comune un miliardo e 231 milioni. Che è servita a evitare il default, ma che deve poi aiutare il Comune a reggersi sulle proprie gambe. Da qui la leva patrimoniale e fiscale in primo piano per fare cassa.

Perché Terme di Agnano E Palazzo Moscati? Chiaramente perché hanno i profili giusti per interessare il mercato immobiliare. E poi perché Terme di Agnano in particolare era vicinissima al fallimento e per ora è stata salvata dal Comune ma necessita di grandi investimenti. Lo spostamento sulle terme è possibile perché il comune stesso è riuscito a ricollocare tutti i dipendenti nelle altre società partecipate e quindi nessun posto di lavoro andrà perso. La spa è incantevole ma sostanzialmente abbandonata a se stessa. Nonostante la loro storia, il fatto di essere immersi nel cuore dei Campi Flegrei e gli scenari che possono offrire.

Servono investimenti e il giusto know-how, di cui difficilmente un ente pubblico dispone. Il Fondo Napoli è composto al 70% dal Comune e al 30% da Invimit, e questo significa che il Comune avrà sempre l’ultima parola sia per quanto riguarda i progetti di valorizzazione che quelli di smaltimento. E le Terme di Agnano situate nella zona ovest dove si sta costruendo la filiera del turismo, del tempo libero e dello spettacolo e dove esistono molti progetti, potrebbero essere un’opportunità per gli investitori. Potrebbero rilevare il ramo d’azienda e dare una percentuale al Comune oppure rilevare l’intero sito. Il turismo termale è una delle componenti più significative per chi decide di andare in vacanza e rilassarsi e Napoli è in pieno boom turistico.

Per Palazzo Moscati valgono le stesse teorie: è una grande attrazione per il turismo religioso e il Giubileo è alle porte e toccherà anche Napoli. Lì il progetto è quello di creare il museo del Santo, recuperare i tanti appartamenti esistenti sapendo che alcuni hanno degli assegnatari che però sono stati sfrattati dal Comune e potrebbero dimostrare di avere un titolo valido per rivendicare dei diritti. La restante parte degli appartamenti – siamo proprio nelle viscere del centro storico, patrimonio dell’UNESCO – potrebbero essere adibiti ad altri scopi.

In questo contesto va ricordato che il Comune ha già incassato circa quaranta milioni dal Fondo e da Invimit perché alcuni beni sono già stati conferiti: Palazzo CavalcanteIL, i giacimenti Anm di Posillipo e Garittone, Villa Cava a Marechiaro, la Galleria Principe di Napoli e il palazzo di via Egiziaca a Pizzofalcone. Che si rivelò anche un’operazione di legalità, poiché fu occupato illegalmente da membri di note famiglie camorristiche che furono scacciati. Invimit e Comune hanno chiuso un primo accordo sulla base di 600 immobili che la società Mef sta valutando per capirne l’attrattività sul mercato. Quindi le Terme di Agnano e Palazzo Moscati sono solo un piccolo tassello della manovra che verrà portata a termine nei prossimi anni.

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La mattina

 
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