Siccità in Sicilia. Ecco le 24 regole per non sprecare l’acqua – .

Dalle valvole rompigetto agli scarichi a pulsante. Dall’uso di lavatrici e lavastoviglie a pieno carico, all’irrigazione serale delle piante. Queste sono alcune delle 24 regole per non sprecare l’acqua. Un decalogo di buone azioni per affrontare, nel nostro piccolo, la siccità in Sicilia.

Suggerimenti e buone pratiche, errori da evitare, ma anche soluzioni e tecnologie per ottenere un buon risparmio idrico – ma anche energetico, soprattutto nel settore residenziale.
È quanto contenuto nel decreto della Regione Siciliana sulle misure per ridurre lo spreco idrico.
Eccoli, anche nella grafica.

1. Controlla l’efficienza dell’impianto idrico e controlla eventuali perdite: con un rubinetto che gocciola puoi perdere fino a 5 litri d’acqua al giorno.
2. Non lasciare scorrere l’acqua inutilmente. L’esempio più classico? Lavarsi i denti con il rubinetto aperto, sprecando fino a 30 litri d’acqua, contro appena un litro e mezzo con un utilizzo corretto.
3. Razionalizzare gli usi anche in cucina, utilizzando vasche per lavare le verdure al posto dell’acqua corrente. Attenzione anche quando si lavano i piatti a mano: tenere il rubinetto aperto significa far scorrere 12 litri al minuto.
4. Scongelare il cibo all’aria e in una ciotola. L’abitudine di lasciarli sotto l’acqua corrente calda o fredda comporta un consumo di circa sei litri al minuto.
5. Riutilizzare l’acqua rimossa dall’acquario. Può essere utilizzato per annaffiare piante e fiori poiché ricco di sostanze fertilizzanti.
6. Se si utilizza la lavastoviglie, le stoviglie possono essere prima sciacquate con l’acqua di cottura della pasta oppure utilizzate per lavare le verdure.

7. Utilizzare sempre lavastoviglie e lavatrici a pieno carico. Questi i consumi medi stimati: fino a 15 litri per un carico di lavastoviglie (classe A) senza prelavaggio (7 litri in classe A+++), 45 litri per un carico di lavatrice (classe A), preferendo lavaggi a basse temperature. L’ENEA precisa inoltre che l’installazione di pannelli solari eviterebbe il consumo di energia elettrica per riscaldare l’acqua necessaria per gli elettrodomestici.
8. Sostituisci i vecchi elettrodomestici con modelli a risparmio energetico. Se devi sostituire una nuova lavatrice o lavastoviglie, acquista quelle di nuova generazione che ti permettono di risparmiare il 50% di acqua e di regolare la quantità erogata in base al carico. Per la massima efficienza e risparmio, seleziona la modalità eco.
9. Utilizzare se possibile rubinetti dotati di sensori o comunque utilizzare dispositivi che riducano il flusso dell’acqua (valvole rompiflusso).
10. Installare WC a doppio pulsante. In questo modo è possibile risparmiare fino a 100 litri d’acqua al giorno, considerando che con lo scarico a pulsante singolo si utilizzano fino a 16 litri d’acqua.
11. Preferire l’uso della doccia a quello della vasca. Nel primo caso si utilizzano 40 litri d’acqua, mentre nel secondo si consumano mediamente tra i 100 ei 160 litri d’acqua. Il risparmio è di circa 1.200 litri di acqua all’anno.
12. In caso di lunghi periodi di non utilizzo (ad esempio all’uscita), si consiglia di chiudere l’impianto idrico centralizzato.

13. Installare sistemi di raccolta dell’acqua piovana per usi non potabili (es. lavaggio auto) e per l’irrigazione.
14. Utilizzare sistemi temporizzati per gocciolamento o subirrigazione, ottenendo una maggiore efficienza idrica.
15. Innaffia, se assolutamente necessario, le piante del tuo balcone o giardino durante la notte (23:00 – 5:00). L’acqua evaporerà più lentamente, per un risparmio medio complessivo di circa 5-10mila litri l’anno.
16. Non utilizzare acqua potabile per lavare i veicoli privati ​​e comunque utilizzare il secchio al posto del getto continuo, in questo modo potremmo risparmiare 400-500 litri.
17. Non utilizzare acqua potabile per lavare aree cortili e piazzali.
18. Non utilizzare acqua potabile per alimentare fontane, vasche e piscine ornamentali. La grave crisi che stiamo attraversando impone il suo non utilizzo.

19. Recuperare l’acqua di condensa dei condizionatori o delle asciugatrici e riutilizzarla per usi domestici, ad esempio per il ferro da stiro (è molto simile all’acqua distillata o demineralizzata).
20. Diversificare l’uso dell’acqua in base alla sua qualità: tra acqua potabile, acqua piovana, acque grigie e nere.
21. Utilizzare, se possibile, tecnologie per il riutilizzo dell’acqua generata dalle operazioni di igiene personale (acque grigie).
22. In giardino effettuare operazioni sul terreno per trattenere quanta più acqua possibile.
23. Installare coperture vegetali su tetti e giardini pensili. Possono assorbire fino al 50% dell’acqua piovana, riducendo la possibilità di allagamenti in caso di forti piogge. Non solo: favoriscono l’isolamento termico del tetto, riducono le polveri sottili e creano un microclima più gradevole, con meno calore dovuto all’irraggiamento.
24. Utilizzare pavimentazioni drenanti sulle superfici esterne degli edifici, favorendo la ricarica delle falde acquifere e mitigando l’effetto “isola di calore”.

 
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