il terremoto e lo tsunami che hanno devastato Messina – .

All’alba del 28 dicembre 1908, il pacifico risveglio dell’inverno siciliano fu sconvolto da uno degli eventi naturali più catastrofici della storia d’Italia: il terremoto che colpì Messina e il suo territorio con forza devastante, raggiungendo al mattino una magnitudo di 7,1. Scala Richter. La terra tremò per diversi minuti, lasciando dietro di sé un paesaggio irriconoscibile, mentre un enorme tsunami, emergendo dalle profondità del Mar Ionio, si abbatté sulle coste con una furia senza pari, spazzando via ciò che il terremoto aveva risparmiato. Circa 100.000 persone persero la vita in quello che sarà ricordato come uno dei disastri naturali più tragici d’Europa. Questo articolo si propone di ricordare e analizzare le dinamiche, le conseguenze e la risposta ad una catastrofe che segnò indelebilmente la storia di Messina e dell’intera Nazione.

La catastrofe nel dettaglio

Nelle prime ore del mattino del 28 dicembre 1908, la città di Messina in Sicilia fu scossa da un terremoto di magnitudo 7.1. Il sisma, uno dei più forti e distruttivi d’Europa, ha avuto epicentro nello Stretto di Messina, estendendosi con forti scosse per molti chilometri nelle zone circostanti. Il fenomeno tellurico, di notevole intensità, provocò una devastante reazione a catena che portò allo scoppio di incendi, crolli e alla formazione di frane in diverse località. La città di ReggioCalabria fu gravemente colpita anche da questi tragici eventi.

Subito dopo il terremoto principale, uno spaventoso tsunami si è abbattuto sulle coste dello Stretto, peggiorando ulteriormente la già disastrosa situazione. Onde alte fino a 12 metri si infrangevano con violenza inaudita contro le sponde, travolgendo le strutture rimaste in piedi, travolgendo ciò che il terremoto aveva solo danneggiato e lasciando dietro di sé un panorama di incommensurabile distruzione. Le vittime, tra cui donne, uomini e bambini, erano circa 100.000un numero che colloca Messina tra le catastrofi naturali più gravi del XX secolo.

La dinamica del disastro

  • durata del sisma, della durata stimata di circa 30 secondi, fu sufficiente a radere al suolo gran parte degli edifici, rendendo evanescenti anni di storia e di architettura.
  • Domanda di tempo: Il terremoto ha colpito alle 5:20 del mattino, orario in cui la maggior parte delle persone era ancora nelle proprie case, aumentando drammaticamente il numero delle vittime.
  • I dati storici raccontano di a secondo picco dello tsunami avvenuto circa 10 minuti dopo il primo impatto, colpendo i sopravvissuti in cerca di rifugio o intenti a soccorrere le prime vittime.
  • Le comunicazioni e le strade di accesso furono quasi completamente distrutte distruttoostacolando enormemente le operazioni di soccorso ed evacuazione degli abitanti e dei feriti.
  • Il tardivo arrivo di assistenzaanche a causa della lentezza dei mezzi di comunicazione dell’epoca e delle festività natalizie, portò ad un aumento del numero delle vittime, molte delle quali morirono nell’attesa dei soccorsi.
  • IL scosse di assestamento continuarono per giorni, aumentando il senso di panico tra i sopravvissuti e complicando le fasi di ricerca e soccorso.
  • La ricostruzione, avviata negli anni successivi al disastro, tenne fortemente conto del rischio sismico, portando alla nascita di una nuova legislazione riguardanti le costruzioni in zone ad alto rischio sismico.
  • IL Studi scientifici sul terremoto di Messina del 1908 ebbero un ruolo fondamentale nella comprensione dei fenomeni sismici e nello sviluppo della moderna sismologia.

Il terremoto e lo tsunami di Messina hanno lasciato una cicatrice profonda nel tessuto urbano e sociale della città, un monito per le generazioni future sull’imprevedibilità e sulla forza devastante dei fenomeni naturali. Il ricordo di quel drammatico evento vive ancora nell’immaginario collettivo, come esempio di dolore ma anche di resilienza e rinascita.

 
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