Nella partita del Boccaleone il centrodestra ha segnato un gol. Ma il problema non è risolto – .

Nella partita del Boccaleone il centrodestra ha segnato un gol. Ma il problema non è risolto – .
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di Andrea Rossetti

PezzottaCarnevali 1-0. Manca ancora il fischio finale della partita elettorale di Palazzo Frizzoni, ma è il centrodestra a segnare il primo gol della partita. Lo conferma il comunicato diffuso dal Comitato di quartiere Boccaleone al termine dell’incontro tenutosi a Roma lo scorso 17 aprile per delineare le azioni necessarie ad attutire l’impatto che la costruzione del treno per Orio avrà su quella parte di città: «Il Comitato – si legge nella nota stampa – ringrazia l’avvocato Andrea Pezzotta, che ha chiesto e ottenuto l’intervento del ministro Roberto Calderoli, il quale, in brevissimo tempo, ha organizzato l’incontro con tutti gli enti coinvolti”.

Finalmente un sostegno concreto

Un obiettivo politico per il quale, comprensibilmente, la coalizione di centrodestra esulta non poco. Anche perché certifica un punto su cui Pezzotta e colleghi, in questi primi mesi di campagna elettorale, hanno più volte polemizzato, ovvero il mancato ascolto dei cittadini da parte dell’Amministrazione Gori. Ed è difficile non essere d’accordo, se si guarda il caso specifico.

Il Comitato Boccaleone si batteva da tre anni per far sì che la sua voce arrivasse ai responsabili. E non parliamo del Comune, ma di RFI (Rete ferroviaria italiana), della Regione o addirittura del Ministero delle Infrastrutture. Ciò che i portavoce del quartiere – che però, è bene sottolinearlo, non rappresentano tutti gli abitanti di Boccaleone – chiedevano a Palazzo Frizzoni era maggiore ascolto e sostegno nel riferire le loro istanze. Essere un aiutante, insomma. Ed è oggettivo che ciò non sia avvenuto, tanto che, soprattutto nell’ultimo anno, ci sono stati più attriti che strette di mano tra le parti.

Addio al sottopasso opposto

Ma cosa ha ottenuto il Comitato dalla fruttuosa “intercessione” di Pezzotta? La promessa che non verrà realizzato nessun sottopasso ciclopedonale tra Boccaleone e Clementina; la conferma della realizzazione di due passerelle (una in sostituzione di quella esistente, che sarà demolita, e una dove oggi c’è il passaggio a livello di via Recastello, che sarà chiusa); la garanzia che i pannelli fonoassorbenti che verranno installati lungo la tratta ferroviaria saranno alti 3,5 metri e non 7,5, con RFI che verificherà solo i reali decibel prodotti dai treni in transito e un eventuale aumento dell’altezza dei pannelli una volta i lavori sono ultimati (anche se è stata la stessa RFI a prevedere pannelli da 7,5 metri…).

Il principale punto di conflitto tra Comitato e Comune è stato però il sottopasso (…)

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