Motta, Milan in pole e poi Pioli… Thiago, la Juve e la verità di Giuntoli – .

Nel Paese più fashion del mondo, l’Italia, non deve sorprendere che le mode riescano a viaggiare in modalità supersonica. E così, quando i pianeti si allineano magicamente o con abilità, ascendi al cielo alla velocità della luce. Se poi i due fattori si compenetrano, si entra in uno stato di splendore assoluto, per cui tutto ciò che si fa e si dice diventa luminescente. Lo stato in cui vive Thiago Moda. Scusa, Thiago Motta. Il giocatore definito da Buffon “come il più forte o tra i più forti di sempre”, che ormai è diventato l’allenatore della Serie A del momento, grazie ad un Bologna frizzante. Quarto in ottica terzo posto e quindi pronto per la prossima Champions League. Ma non è abbastanza. Perché i pianeti attorno a Thiago Motta si sono disposti non solo in ordine, ma anche in maniera ipervirtuosa, visto che lui si trova nella condizione di avere il contratto in scadenza con la società del suo patron Conosciuto e allo stesso tempo essere oggetto del desiderio della Juventus prima e ancora del Milan poi.

Per non parlare dei radar che nel frattempo si sono accesi all’estero. Insomma, alzi la mano chi non vuole essere Thiago Motta! Che se la gode con la misura e il ritmo flemmatico che lo contraddistinguevano quando calciava il pallone, ora trasformati nei pochi secondi che impiega prima di rispondere alle domande più insidiose: un breve lasso di tempo che gli basta per elaborare le risposte più efficaci e mai banale, come uno di quei dribbling da fantascienza che ha visto fare mille volte proprio dai campioni con cui ha giocato e vinto tanto.

Il tutto accompagnato da uno sguardo tagliente che ti fissa negli occhi. Questione di testa. Certo. Che quest’anno ha saputo regalare un gioco così effervescente da entusiasmare non solo i bolognesi, ma anche chi ama il calcio e si trova ad affrontare con tanto dinamismo organizzato, la palla che viaggia veloce e verticale da un piede all’altro. Gli altri, non possono che vedere ossigenata la propria voglia di buon calcio a prescindere dal colore del tifo. Thiago Motta si gode così un momento di assoluta serenità legato al presente e soprattutto al futuro.

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