CARRARA – Sono iniziati pochi giorni fa i lavori di consolidamento e restauro del balcone di piazza Gramsci. L’intervento prevederà, oltre al recupero e alla messa in sicurezza definitiva del balcone situato lungo via Eugenio Chiesa, anche la pulizia completa di tutte le superfici marmoree della balaustra centrale, di quelle delle due rampe laterali e del bugnato prospiciente la piazza. . Il progetto è stato redatto dall’architetto Valentina Musetti e sarà diviso in due fasi. La prima prevederà lo smantellamento del parapetto della balaustra centrale per consentire ai tecnici di verificare lo stato di conservazione delle colonne, rimuovere residui di malta e pulire perfettamente le facce di contatto. Dopo questo straordinario lavoro di pulizia, le colonne fratturate saranno sottoposte ad un intervento di consolidamento e poi, come tutte le altre, saranno ricollocate rispettando i giunti originari. La seconda fase dell’intervento riguarderà invece la pulitura di tutte le superfici marmoree della balaustra centrale, della balaustra delle rampe laterali e del paramento bugnato.
“Si tratta di un intervento atteso da tempo che ci permetterà di recuperare completamente uno dei luoghi più belli del centro – spiega l’assessore ai Lavori pubblici -. Considerato il valore storico e architettonico di Piazza Gramsci, progettata e realizzata alla fine dell’Ottocento dall’ingegnere Leandro Caselli, prima di intervenire abbiamo dovuto attendere una lunga fase autorizzativa che ha coinvolto in primis la Soprintendenza alle Belle Arti. Una volta ottenuto il via libera a procedere abbiamo potuto affidare i lavori non solo per il recupero della balaustra, danneggiata a seguito di un incidente stradale, ma anche per ripristinare il decoro dello scalone centrale e di tutte le bugne che si affacciano sulla piazza. Allo stesso tempo abbiamo anche già avviato la procedura, che coinvolge anche in questo caso la Soprintendenza, per un restauro della fontana centrale progettata da Kenneth Davis e per riportare l’acqua in quella dell’Elefante”.
