Catania, capitale europea dei microchip, via libera alla Ue e investimento da quasi mezzo miliardo – .

«Lo abbiamo detto e lo faremo: creeremo le condizioni affinché altre case automobilistiche, non solo cinesi, investano e producano in questo Paese che vuole tornare ad avere l’orgoglio di produrre auto di eccellenza di fascia alta e non solo dall’Europa e dal mondo. Si può fare”.

Lo ha detto Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, intervenendo al convegno programmatico di Fratelli d’Italia a Pescara. Tuttavia, “la politica industriale non si fa solo con l’acciaio e le automobili, ma anche con la microelettronica e le tecnologie verdi”, ha aggiunto. «Abbiamo previsto per quest’anno – ha proseguito – 10 miliardi di investimenti delle imprese nella microelettronica in Italia. Il primo lo abbiamo già presentato: 3,2 miliardi di euro da parte di una grande multinazionale di Singapore che ha deciso di localizzare in Italia il primo investimento high tech in Europa. Siamo riusciti ad accaparrarci e a farci riconoscere dalla Commissione Europea per una linea pilota sui materiali ad alta resistenza per i chip del futuro, automotive e spazio, che sarà a Catania con un investimento di 420 milioni”. «Credo – ha aggiunto – che nelle prossime settimane saremo in grado di annunciare altri investimenti importanti e significativi per arrivare a quota 10 miliardi nella microelettronica entro quest’anno».

 
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