“La maxirissa del Santuario è il risultato del degrado e di una situazione di collasso” – .

Viterbo – Alvaro Bruni, Bruma Sport: “È stato uno shock” – Mascia Cepparotti, Bar Rodolfo: “La situazione è fuori controllo, tutto è in subbuglio” – Quattro persone denunciate, tre arrestate, una di loro deve rispondere anche di tentato omicidio – IL VIDEO DEGLI SCONTRI

di Daniele Camilli


Viterbo – “Questo è il risultato dell’attuale degrado del centro storico. Il culmine di una situazione al collasso che va avanti da anni. Una desertificazione che porta al degrado”. Alvaro Bruni della Bruma Sport ha ancora davanti agli occhi quanto accaduto venerdì pomeriggio scorso, tra Largo Benedetto Croce, Piazza Martiri d’Unità e Piazza dei Caduti. Santuario, Viterbo.

Una maxirissa con scene di guerriglia urbana. Con tanto di automobile, un’Audi, che tenta di investire una persona che reagisce colpendo l’auto con una mazza da baseball. Persone che si rincorrono e si fronteggiano nella piazza.


Maxirissa al Santuario – Un uomo con una mazza rompe il parabrezza dell’Audi bianca


“Uno choc – dice Bruni -. Un ragazzino che non aveva nulla a che fare con quanto stava accadendo vomitò per la paura. Qui, davanti a me.”

Quattro persone denunciate, tre arrestate. Uno di loro dovrà rispondere anche di tentato omicidio. Sono stati sequestrati una mazza da baseball e un martello. Sul posto sono intervenuti la polizia, i carabinieri e il 118. Una situazione che sarebbe andata avanti dalle 18.30 alle 20. All’inizio con veri e propri scontri, poi con piccoli focolai qua e là che si spegnevano solo la sera.


Viterbo-Alvaro Bruni


Nel video, che Tusciaweb pubblica esclusivamente utilizzando un filtro per rendere irriconoscibili i volti dei minorenni, si vedono prima alcuni ragazzi litigare tra loro, poi un’auto che arriva a grande velocità. Prima rischia di investire delle persone, che hanno appena il tempo di muoversi, poi colpisce frontalmente un uomo, schiacciandolo contro un palo della luce. Uomo che, armato di mazza, reagisce sfondando il vetro e il tetto dell’auto. In sottofondo le voci dei protagonisti degli scontri.


Viterbo – Santuario – Il luogo della maxirissa


«Ieri nel tardo pomeriggio – scrive in un comunicato la Questura – Personale della Polizia di Stato della squadra mobile dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Viterbo, unitamente a militari dell’unità operativa mobile della compagnia carabinieri di Viterbo, hanno arrestato 3 persone per rissa aggravata: due italiani di 35 e 46 anni e un 33enne di nazionalità afghana, tutti delinquenti che, nella circostanza, hanno riportato ferite giudicate guaribili con una prognosi compresa tra 3 e 7 giorni”.

“Uno degli italiani – prosegue la Questura – è stato imputato anche del reato di tentato omicidio per aver tentato deliberatamente di investire lo straniero con la sua auto, che era stata sequestrata. Gli operatori erano intervenuti in Piazza dei Martiri d’Ungheria a seguito di una violenta rissa scoppiata per futili motivi tra due famiglie. Gli arrestati sono stati posti agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente”.


Viterbo-Mascia Cepparotti

Viterbo-Mascia Cepparotti


“Questo è il risultato dell’attuale degrado del centro storico – sottolinea Bruni -. Il culmine di una situazione al collasso. Una desertificazione che porta al degrado. In particolare al Santuario e a San Faustino. Dai bagni pubblici dismessi a tutto il resto. Una situazione che va avanti da molti anni. Poiché il centro storico è stato svuotato dei servizi essenziali, a partire dagli uffici comunali. Avremmo bisogno di una presenza permanente delle forze dell’ordine per farci sentire più sicuri”.

“Qui è tutto allo sfascio – spiega Mascia Cepparotti del Bar Rodolfo -. Una situazione fuori controllo. Le misure dovrebbero essere fatte la sera, non la mattina. Ciò che ti preoccupa allora è che si tratta di ragazzi. Ragazzi che spaventano, vere gang.”


Maxirissa al Santuario - L'Audi cerca di investire la gente

Maxirissa al Santuario – L’Audi cerca di investire la gente


“Nei 55 anni che lavoro al Santuario come fiorista – esordisce Luciana – non ho mai visto niente di simile. Qui litigano spesso. Tanto che quando tutto è iniziato non me ne sono nemmeno accorto. Poi quando ho visto qualcuno rincorrerne un altro con una mazza, sono uscito e ho visto un’auto che cercava di colpire una persona”.


Maxirissa al Santuario - Un uomo con una mazza rompe il parabrezza dell'Audi bianca

Maxirissa al Santuario – Un uomo con una mazza rompe il parabrezza dell’Audi bianca


“La situazione al Santuario è disastrosa – conclude infine Luciana -. Litigano costantemente. Quando sono sobri vanno d’accordo, poi quando bevono o si bucano è un disastro. C’è molta paura. Una volta, con la bottega, si restava aperti fino a mezzanotte. Adesso chiudiamo quando chiudono tutti gli altri”.

Daniele Camilli


Multimedia: Galleria fotografica: Maxirissa al Santuario – Video: Sbarre, percosse e vetri rotti… gli scontri al Santuario


Presunzione di innocenza

Nell’ordinamento penale italiano vige la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva. Presunzione di innocenza che si basa sull’articolo 27 della Costituzione italiana secondo cui una persona “non è considerata colpevole finché non viene condannata in via definitiva”.

28 aprile 2024

 
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