Aumentano gli infortuni sul lavoro in Piemonte ma diminuiscono i morti – Newsbiella.it – .

Aumentano gli infortuni sul lavoro in Piemonte ma diminuiscono i morti – Newsbiella.it – .
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Gli infortuni sul lavoro continuano a essere una piaga diffusa in tutta Italia, che nei primi due mesi del 2024 ha visto i numeri crescere un po’ ovunque, secondo quanto riportato dall’Inail.

L’analisi territoriale evidenzia un aumento delle denunce di infortuni nei primi due mesi dell’anno, più significativo nel Nord-Ovest (+10,2%), seguito dal Centro (+7,5%), Nord-Est (+5,9% ), Isole (+4,8%) e Sud (+4,2%). Tra le regioni con i maggiori incrementi percentuali ci sono la provincia autonoma di Trento (+19,3%), la Lombardia (+11,6%), l’Umbria (+11,1%) e il Piemonte (+10,4%), mentre Abruzzo e Basilicata sono le uniche quelli che registrano una flessione (rispettivamente -2,2% e -1,2%).

L’incremento che emerge dal confronto tra il primo bimestre 2023 e 2024 è legato sia alla componente femminile, che ha registrato un +6,4% (da 31.867 a 33.902 casi denunciati), sia alla componente maschile, che ha registrato un +7,7 % (da 54.616 a 58.809). L’aumento ha interessato sia i lavoratori italiani (+6,6%) che i lavoratori extracomunitari (+12,4%), mentre i lavoratori comunitari hanno registrato un calo dello 0,8%. L’analisi per classi di età mostra incrementi generalizzati in tutte le fasce d’età, soprattutto in quelle fino a 14 anni (+28,5%) a causa dell’aumento degli infortuni tra gli studenti. La fascia tra 45 e 49 anni è l’unica a registrare una flessione (-0,7%).

Dall’analisi territoriale, però, emergono dati di diversa natura anche per quanto riguarda le morti sul lavoro nel primo bimestre del 2024. I numeri sono in aumento al Sud (da 14 a 24 casi), nelle Isole (da 6 a 11) , nel Nord-Ovest (da 35 a 39) e nel Nord-Est (da 22 a 24) e una diminuzione al Centro (da 23 a 21). Tra le regioni con gli incrementi maggiori ci sono la Lombardia (+8), la provincia autonoma di Bolzano e la Campania (+6 ciascuna), Lazio (+5) e Sicilia (+4), mentre per i cali più evidenti il ​​Veneto (-8) e Piemonte (-6).

L’incremento rilevato nel confronto dei bimestri gennaio-febbraio 2023 e 2024 è legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 93 a 110, sia alla componente femminile, da sette a nove. Aumentano le denunce dei lavoratori italiani (da 84 a 89), dei lavoratori extracomunitari (da 14 a 23) e dei lavoratori comunitari (da 2 a 7). L’analisi per classi di età registra un aumento tra i 30-39 anni (da 8 a 16 casi) e tra i 45-54 anni (da 22 a 37) e tra i 65-74 anni (da 6 a 14) e diminuisce, in particolare, tra gli under 30 (da 15 a 8).

 
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