Lavoro, tanti contenziosi ancora in corso a Bari: “La strada è lunga”

Lavoro, tanti contenziosi ancora in corso a Bari: “La strada è lunga”
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“A Bari, ma in generale in Italia, sul fronte del diritto al lavoro c’è ancora molta strada da fare”. Questo, in sintesi, il pensiero di Antonio Ventrelli, della Cgil Filcams, fortemente preoccupato per l’attuale situazione legata ai diritti, ma anche per i contenziosi in corso riguardanti sia il settore del commercio, multiservizi, turismo e ristorazione, sia ad altri settori che vedono sempre più lavoratori nel capoluogo pugliese in condizioni precarie.

Da Bosch, a Sanità Service, fino a Iperblu, ma anche Soa. Sono solo alcune delle vertenze in corso nel barese che vedono oggi tanti lavoratori – e di conseguenza famiglie – sospesi a un filo, in attesa di conoscere il proprio futuro e capire meglio come sopravvivere al presente. “La situazione è critica su molti fronti – ha spiegato – ma mi concentro sul mio settore che oggi vede aperte due procedure in particolare, quella della società Soa che colpisce 12 lavoratori e quella di Iperblu che ne colpisce 60. Per la Soa è stato è stata aperta una procedura di licenziamento, ma abbiamo chiesto un esame congiunto. Esiste però il rischio che il gruppo crolli, poiché la società ha di fatto giustificato la decisione con la crisi. Per Iperblu, però, il futuro dei 60 lavoratori è ignoto. Il 30 aprile, secondo quanto emerso, saranno senza lavoro. Auspichiamo gli ammortizzatori sociali”, ha evidenziato, sottolineando la necessità di agire quanto prima sul fronte occupazionale.

“È necessario – ha spiegato – rinnovare i contratti. Ce ne sono molti che ormai sono datati. Senza il rinnovo dei contratti si perde il potere d’acquisto dei salari e i lavoratori non possono quindi avere una vita dignitosa. Nel nostro settore sono 11 i contratti scaduti e non rinnovati, 8 riguardano il turismo e la ristorazione collettiva, commerciale e gli esercizi pubblici, poi abbiamo il contratto di poteri edilizi, il contratto di lavoro domestico e infine il contratto di estetiste e parrucchieri. Dobbiamo agire presto. Importante è anche la lotta alla precarietà. Pensiamo ai lavoratori con contratto a tempo determinato o al lavoro a chiamata e ai voucher. In questo modo i lavoratori non hanno diritti, stiamo preparando un referendum su questo”, sottolinea.

Un altro punto fondamentale su cui, secondo Ventrelli, è urgente intervenire a livello locale oltre che nazionale è quello del part-time involontario. “Si tratta – spiega – di quei lavoratori assunti anche per poche ore di lavoro che, pur di portare a casa uno stipendio dignitoso, sono costretti a fare anche due o tre lavori, uccidendosi di lavoro. C’è poi il problema del ciclo verticale che comporta periodi di sospensione dove non è prevista alcuna compensazione. È il caso dei lavoratori delle mense scolastiche. Serve una regolamentazione dei contratti part-time da 7, 8 o 10 ore. È così che i lavoratori non possono vivere. Per non parlare delle condizioni: deve essere garantita ai lavoratori la possibilità di conciliare tempi di vita e di lavoro, molti sono costretti a lavorare anche nei giorni festivi. Purtroppo lo accettiamo perché ne abbiamo bisogno, ma non è giusto. Inoltre è necessario intervenire sugli infortuni. Ci sono ancora troppi infortuni sul lavoro e troppi morti, servono leggi ad hoc per tutelare i lavoratori”, ha sottolineato.

Tra le battaglie della Filcams, nel barese, ma non solo, c’è quella che riguarda l’umanizzazione del lavoro. “Vogliamo – ha detto infine – migliorare le condizioni di lavoro dei cittadini. Sono tanti i temi che vanno affrontati e sui quali è urgente intervenire. Ci sono addirittura aziende con contratti pirata, non firmati dai sindacati, è un fenomeno che va combattuto. Bisogna intervenire con leggi per migliorare le condizioni dei lavoratori, di tutti. La situazione è critica in diversi settori, i lavoratori devono essere tutelati affinché abbiano una vita degna di essere chiamata tale”, ha concluso.

Foto Freepik

 
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