Fassino e il primo indagato 45 giorni fa. Inseguito dalla sicurezza ma scomparso – Il Tempo – .

Fassino e il primo indagato 45 giorni fa. Inseguito dalla sicurezza ma scomparso – Il Tempo – .
Descriptive text here

Rita Cavallaro e Gianfranco Ferroni

28 aprile 2024

La prima volta si sarebbe mescolato alla folla, la seconda lo avrebbero fermato e poi avrebbe dovuto pagare, la terza volta è scattata la denuncia. Sono queste le avventure di Piero Fassino al duty free del Terminal 1 di Fiumicino, iniziate circa un mese e mezzo fa e culminate lo scorso 15 aprile con il caso per furto di profumo. Secondo fonti interne il deputato del Pd ha quindi già due precedenti. La prima volta Fassino avrebbe approfittato del fatto che il duty free fosse pieno di clienti e si sarebbe diretto verso l’uscita con un profumo in tasca. Una volta scattata l’allerta antitaccheggio, la sicurezza si sarebbe lanciata all’inseguimento, ma lui si era già dileguato confondendosi tra la gente. Un paio di settimane dopo, quando rientrò nel negozio, la sicurezza, memore dell’episodio precedente, lo tenne d’occhio. Fassino si sarebbe infilato in tasca un altro profumo ma, sorpreso, si sarebbe scusato, garantendo che non aveva intenzione di rubare. Così il duty free chiuse la questione, con il pagamento dell’eau de toilette. Finalmente, il 15 aprile, Fassino torna in profumeria ed è nel mirino. Mette in tasca la scatola di Chanel e si dirige verso l’uscita, ma la sicurezza lo ferma. E scatta la denuncia.

Le biblioteche sono piene di storie dedicate all’arte (poco nobile) della “scomparsa degli oggetti”: su Il Tempo del 7 dicembre 2021 abbiamo parlato di una persona, evidentemente cleptomane, capace di mettere in discussione le case dei vip romani e di numerosi personaggi della moda. negozi di stilisti. Non era Fassino, ma una donna, anche lei di sinistra. Avevamo scritto: «Nessuno ha mai denunciato i delitti, anche per l’importanza delle personalità e dei ruoli ricoperti nel corso degli anni». Sì, perché è una signora «professionalmente impeccabile nella vita di tutti i giorni quando deve risolvere i problemi degli altri, ma con un suo vizio particolare, che è rubare». Quando è tornata per la seconda volta nello stesso negozio, la sicurezza ha “alzato le antenne” evitando un furto ripetuto e mostrandole il video della “visita” precedente: a quel punto, anche grazie all’evidente solvibilità della materia, tutto si è risolto con il pagamento del bene di lusso saccheggiato in passato nello stesso negozio. Una storia che spesso si ripete, perché secondo quanto affermano criminologi ed esperti di sicurezza del settore commerciale, «i cleptomani amano tornare più volte negli spazi che conoscono e dove hanno già sperimentato “con successo” i loro attacchi. Ma ormai quasi tutti i negozi vantano servizi di videoregistrazione che individuano il colpevole e alla seconda visita scatta l’allerta”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV l’evento che unisce gioco e cultura a Modena – .
NEXT Collettiva “PUNTO VIVO – Che tutto sia dentro e fuori di me” – .