“Si conclude un percorso iniziato tre anni fa che porterà l’Umbria verso la transizione ecologica” – .

“Si conclude un percorso iniziato tre anni fa che porterà l’Umbria verso la transizione ecologica” – .
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Le comunità energetiche in Umbria diventano legge. L’assemblea legislativa ha approvato il disegno di legge “Promozione delle comunità ad energia rinnovabile” frutto dell’iniziativa avviata tre anni fa dal Movimento 5 Stelle e poi integrata con il successivo testo presentato dal consigliere leghista, Daniele Carissimi. «Oggi la nostra proposta diventa patrimonio condiviso dell’intera comunità regionale» dichiara il consigliere M5S Tommaso De Luca, relatore di minoranza della proposta.

“La Regione potrà finanziare impianti e infrastrutture volti a sostenere la transizione ecologica e fungere da aggregatore di quei soggetti che vorranno unirsi per diventare prosumer, cioè produttori e consumatori. In questo modo semplici cittadini, imprese, diocesi, aziende turistiche locali, comunità agricole e altri enti potranno ottenere un notevole beneficio economico. Si conclude un percorso che permette all’Umbria di adeguarsi ad iniziative simili già presenti in tante altre regioni italiane”. La proposta è stata votata all’unanimità in maniera bipartisan nella Seconda Commissione.

Attraverso questa legge la Regione, in attuazione degli obiettivi europei di sostenibilità ambientale, di abbandono dei combustibili fossili a favore della produzione e consumo di energia da fonti rinnovabili, promuove e sostiene i gruppi di autoconsumatori di energia rinnovabile che agiscono collettivamente e le comunità rinnovabili energetica al fine di facilitare la produzione, lo scambio, l’accumulo e il trasferimento di energia rinnovabile per l’autoconsumo, ridurre la povertà energetica e sociale e attuare forme di miglioramento dell’efficienza e di riduzione dei prelievi energetici dalla rete.

“Quando ho presentato il mio disegno di legge – conclude De Luca – l’Umbria rappresentava la prima regione con un’iniziativa di questo tipo. Avremmo potuto approvarla tra i primi, ma oggi siamo tra le ultime Regioni ad adottare questa normativa. L’obiettivo è consentire alla Regione di favorire l’aggregazione e la fruizione dei benefici attesi sia in termini di incentivi che in termini di risorse, mettendo in rete gli impianti di energia rinnovabile in suo possesso”.

 
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