L’ingresso in campo del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, alle elezioni europee, che era già nell’aria ma che è stato ufficializzato a Pescara dal palco della conferenza programmatica di FdI, cambia le prospettive politiche in vista dell’appuntamento elettorale dell’8 e 9 giugno. La prima conseguenza, quasi immediata, è che anche il leader di Azione, Carlo Calenda, decida di candidarsi in tutti i collegi insieme ad Elena Bonetti. “L’entrata in campo del presidente del Consiglio e la sua piattaforma antieuropea e sovranista cambiano completamente lo scenario”, dice lo stesso Calenda, che spiega: “Dobbiamo opporci con tutti i mezzi al progetto di ‘una piccola Italia in una piccola Europa’ di Giorgia Meloni. È necessario rispondere a questa sfida antieuropea impegnandosi direttamente. Dopo aver consultato il consiglio direttivo del partito, io ed Elena Bonetti abbiamo deciso di accettare la sfida e correre insieme in tutte le circoscrizioni”.
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L’ex candidato sindaco di Roma, però, aveva annunciato che non si sarebbe candidato alle europee, spiegando che nelle liste di Action ci sarebbero solo persone che poi andrebbero effettivamente a Bruxelles, lavorando come eurodeputati. “Devo scappare? Non io – aveva detto a Tagadà, su La7, a gennaio – perché penso che chi va in Europa debba correre. Se corre qualcuno che sa già di non andare in Europa è uno svilimento, una presa in giro degli elettori. E perché devo prendere in giro gli elettori?”. Poi il cambio di rotta, suggerito probabilmente anche dagli ultimi sondaggi che vedono il partito di Calenda sotto l’asticella del 4%, l’asticella minima prevista per far scattare i seggi alle europee.
