Trasparenza a Palazzo di Città, Aldo D’Andrea contro i paladini del trasformismo – .

Caro direttore Staglianò,

Ho letto attentamente l’articolo da lui scritto dal titolo “Un patto tra tutti per l’Avellino. Sarebbe bellissimo“Ne comprendo il senso e sono d’accordo che gli impegni richiesti siano doverosi, il minimo comune denominatore da cui deve partire un’Amministrazione che voglia pretendere di essere trasparente nei confronti dei cittadini che amministra.

Sono certo che il candidato sindaco Aldo D’Andrea della lista che sosteniamo, “Unità Popolare per Avellino” non avrà problemi a firmare il documento da lui proposto.

Sono convinto anche che gli altri candidati, di cui non conosciamo ancora del tutto i nomi, sia del centrodestra che del cosiddetto “campo largo”, e anche il possibile candidato del raggruppamento civico Festa, sarebbero disposti a fare quindi senza esitazione o vergogna.

Ma in questo caso si tratterebbe di carta straccia, per un motivo molto semplice: che, a prescindere dalla rispettabilità e dall’integrità dei candidati, le pratiche di gestione privata della cosa pubblica, di prossimità tossica tra potere pubblico e interessi privati ​​e le pratiche di clientelismo spudorato, sono emersi con forza negli ultimi mesi, ma sono il frutto avvelenato della politica che ha governato questa città e questa provincia negli ultimi decenni.

Non possiamo dimenticare che l’amministrazione Festa è nata nel ventre del PD cittadino, che alcuni paladini del trasformismo nostrano sono passati dal PD a Forza Italia, alla Lega o addirittura a Fratelli d’Italia senza alcuna vergogna.

Non possiamo infine dimenticare che la gestione delle aziende pubbliche provinciali, a partire dal Moloch Alto Calore, ha visto alternarsi gestioni di un colore o dell’altro accanto a inchieste e scandali.

Anche noi auspichiamo il ripristino di una sana e civile dialettica democratica, ma la strada è lunga, bisognerà liberarsi degli scarti del passato, con l’aiuto dei cittadini di Avellino, a partire da un voto che rompa gli schemi , che fa uscire pulito e che, in una parola, “rompe” tutto.

Costantino D’Argenio,

Unità popolare per Avellino

 
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