L’arte unisce davvero luoghi e persone straordinarie
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«Le città sono sempre state come le persone, mostrano al viaggiatore le loro diverse personalità.
«A seconda della città o del viaggiatore può nascere un amore reciproco, oppure un’antipatia, un’amicizia o un’inimicizia.
“Solo attraverso il viaggio possiamo sapere dove c’è qualcosa che ci appartiene o no, dove siamo amati e dove siamo rifiutati”. – Romano Payne.
Anche a me capita spesso, sia nei viaggi di lavoro che di piacere. Questo amore scoppia verso un nuovo posto. Arriva all’improvviso e ti travolge. Aggiunge nuova vita alla routine. Spinge prepotentemente e ti travolge.
Recentemente è successo di nuovo.
Questa volta è Matera la città incriminata. La città delle pietre.
Pensavo di essere presuntuoso dicendo “è amore reciproco”.
Invece mi ritrovo a leggere queste poche righe di Roman Payne e mi rendo conto che tutto questo esiste.
Non ci sono perché. Nessuna spiegazione. Tornare dopo 16 anni è stato come tornare a casa.
Il turismo ha invaso la vita del centro storico, ma con rispetto. È aumentato il numero dei locali dove poter gustare le specialità della regione. I vari Piaggio, Ape, Calessino apparivano per trasportare i turisti più pigri nei vicoli strettissimi.
La città è rimasta la stessa. La sua storia trasuda dai suoi Sassi. Per me è una sorta di grande Certosa.
Un Monastero situato in una zona solitaria dove è possibile vagare, perdersi e ritrovarsi allo stesso tempo.
Era il 2008 quando fui invitato con i miei lavori ad allestire due mostre personali. Uno nella chiesa rupestre di Santa Maria de Armenis, il secondo nello studio d’arte «Viabrunobuozzi152».
Santa Maria de Armenis del XI secolo scavata direttamente nella roccia è composta da un’unica navata con tre absidi semicircolari e una piccola cappella laterale.
La chiesa era decorata con pitture murali bizantine, alcune delle quali sono visibili ancora oggi.
Si tratta di un luogo di culto molto significativo per la città di Matera dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Restaurato e aperto al pubblico come luogo liturgico e museale.
L’arte unisce davvero luoghi e persone straordinarie.
L’estate scorsa in vacanza in Basilicata sono tornata a Matera in qualità di visitatore.
Passeggiata con Graziella per le vie dei Sassi, incontro casuale davanti ad una galleria-studio con una scultura che ci era familiare;
Margherita Serra, amica scultrice bresciana che pratica la sua arte in questo spazio dal 1993 e la diffonde attraverso mostre e scambi culturali.
Che sorpresa meravigliosa e inaspettata!
Gli incontri migliori nascono così, niente di pianificato.
È da tanto tempo che non incontriamo Margherita Serra.
Era come rivedersi la sera prima. Ci mostra le sue opere. Alcuni datati ed altri più recenti, sempre belli ed interessanti.
Ci ha colpito particolarmente la sua forza e voglia di ricerca (nonostante l’età, anche se non la dimostra, si sente forte il desiderio di ricerca del nuovo e dell’innovativo, si sente l’arte scorrere nelle sue vene. Poiché non è elegante rivelare l’età di una signora, vi invito ad andare sul suo sito www.margheritaserra.com e soddisfare questa curiosità concentrandovi sulle sue splendide ed originali opere.).
Dopo qualche foto ci siamo salutati con la solita promessa di vederci presto. Questa volta non saranno solo promesse, a fine estate ci saranno novità nel bresciano quindi ci rivedremo.
Grazie a Margherita Serra per la stima e la bella accoglienza.
Grazie Matera, città dei Sassi. Ancora città. Città meditativa.
Una città da vivere in silenzio, raccontandosi passo dopo passo, camminando lentamente, ognuno con le emozioni più personali, intime.
Bruno Lucchi
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