«La mia fortuna? È l’arrivo di una figlia. Sanremo? Ho suonato 3 canzoni ad Amadeus, non l’ho più sentito” – .

Ha lasciato la canzone sulla paternità per il prossimo album: «Aspetto di fare un po’ di esperienza: per ora la paternità è solo immaginaria», sorride Ermal Meta. Sarà, ma intanto a Fortuna, che a metà giugno farà sì che il cantautore 43enne di origini albanesi e la compagna Chiara Sturdà (milanese, classe 1990, agente e responsabile marketing di una società di consulenza ) genitori, la voce di Non mi hai fatti niente dedica un intero album. Si chiama Good Luck e arriverà venerdì 3 maggio, pochi giorni dopo l’annuncio via social dell’imminente arrivo del bebè. Mercoledì intanto Ermal Meta vestirà per la prima volta i panni di conduttore: lui e Noemi saranno i padroni di casa ideali del Concerto del Primo Maggio a Roma (il 7 maggio nella Capitale incontrerà i fan alla Feltrinelli di viale Libia 186 , alle 18, poi il 5 settembre il tour farà tappa al Parco della Musica), in diretta su Rai3 dalle 15.15 dal Circo Massimo.

La grancassa a quattro di “Dance With You”, i ritmi latini di “Mediterraneo”, il funk di “L’amour”, il rap di “Malepiù non fare” con le rime di Jake La Furia, l’elettronica del duetto con Levante su “Io e te”: esci dalla tua zona di comfort con queste 12 canzoni?

“SÌ. Questo è il mio album più contaminato. Ho provato a farmi coinvolgere. Devi espandere la tua zona di comfort. Se prima di questo album alcuni suoni non mi appartenevano, ora mi appartengono. E poi quando da autore scrivevo canzoni per altri, prima di diventare interprete delle mie canzoni, ho toccato un po’ tutti i generi».

Geolier al Concerto del Primo Maggio, l’anteprima: già domani al Circo Massimo per le prove

È vero che hai fatto ascoltare ad Amadeus tre canzoni per l’ultimo Sanremo, sei anni dopo la vittoria con “Non mi hai niente”, che sono state tutte scartate?

«Sì: Mediterraneo, L’unico pericolo e Ironica».

Amadeus l’ha sentito allora?

“NO. Pazienza. Penso che ogni direttore artistico abbia la propria visione. E a volte le canzoni non c’entrano niente. Inconsapevolmente mi ha fatto anche un favore”.

Un favore?

«Sì, perché a febbraio l’album era ancora incompleto. Sarei andato lì quella settimana senza poterlo promuovere.

Oggigiorno si va a Sanremo anche senza dischi da presentare.

«Ma la penso diversamente. Se vai al Festival, devi avere un album di cui parlare. Se non esce in quei giorni, deve uscire subito dopo. Altrimenti che senso ha?”.

Qual è stata finora la carriera di Ermal Meta?

«Una carriera cresciuta lentamente. Essere un autore, all’inizio, dopo lo scioglimento del mio primo gruppo, La Fame Di Camilla, mi ha insegnato molto. Mi sono trovato a un bivio: o mollavo e tornavo all’università (lui studiava lingue, ndr) oppure restavo nell’ambiente musicale ma in un’altra forma. Lasciare il settore significava buttare via tutti i sacrifici fatti. Desideravo il palco da molto tempo. Mi sono costruito il percorso pezzo dopo pezzo”.

Chi è stato il primo a credere in te come cantautore?

«Il mio bassista, Dino Rubini».

La prima canzone dell’album si intitola “I decide the road” e dice che parla di “rendersi conto che le nostre teste sono piene di idee di altre persone che fingono di essere le nostre”. È una coincidenza che la canzone apra il primo album che registra dopo la rottura con l’etichetta che l’ha lanciata, la Mescal (ora registra per la Sony/Columbia), e con il suo ex manager, Valerio Soave?

“Non ha niente a che fare con quello. E comunque guardo al futuro, non al passato. Ci sono state divergenze di opinione: quando è così è giusto che ognuno prenda la propria strada”.

Senza rancore?

“Senza rancore”.

Qual è stato il tuo più grande colpo di fortuna?

«Mia figlia, anche se non è ancora nata. E pensare che per molto tempo ho pensato di non voler avere figli”.

Perché?

«È un mestiere che non ti insegna nessuno. Adesso però vorrei adottare anche bambini che non hanno genitori. E forse lo farò.

È vero che vuoi creare una fiction basata sul tuo libro “Tomorrow and Forever”, del 2022?

“SÌ. Mi sono appoggiato ad alcuni agenti che stanno trattando con le società di produzione. Speriamo che vada in porto”

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Omceo Grosseto. Il presidente Pasqualini commenta la sentenza della Cassazione sull’ex dipendente – .
NEXT addio all’idraulico Sergio Daolio – .