Una donna deve essere libera di decidere del proprio corpo. La Regione Abruzzo e la scelta delle associazioni Provita…. – .

Nella tre giorni della Convention Fratelli d’Italia a Pescara, la scelta di non sorprende affatto
inserire il portavoce di Provita e Famiglia nel Panel dedicato alla natalità e alla crescita demografica,
Rachele Ruiu. Così come il chiaro riferimento all’Europa nel titolo del panel “Europa al
bivio: la crescita demografica è la chiave del futuro”. Eppure il consenso arriva proprio dall’Europa
da parte del Parlamento Europeo di un’importante risoluzione nella quale si chiede che il
il diritto all’aborto in condizioni di sicurezza tra i diritti fondamentali.
Invece, pochi giorni dopo, il 23 aprile, nell’ultimo decreto Pnrr, votato dal Senato, è stato inserito
un emendamento che apre le porte degli ambulatori alle associazioni anti-aborto. Una decisione che va
contro la legge 194 contro l’autonomia e la libertà delle donne.

La risoluzione avrebbe potuto anche essere un monito all’Italia che chiude le cliniche e guadagna sempre di più
Difficile la piena applicazione della legge 194 e la libertà di accesso all’interruzione volontaria
gravidanza. Invece in Italia decidono di tornare indietro di mezzo secolo.

Aprire le porte alle associazioni anti-aborto nelle cliniche è un ulteriore attacco alla libertà
femmina. L’attacco è iniziato proprio quando questo governo è entrato in carica, quando lo è stato
è in discussione parlamentare un disegno di legge per conferire diritti civili all’embrione.
Attacco perpetrato con l’attivismo violento delle associazioni anti-aborto presenti nei territori, culminato con la
raccolta firme per introdurre anche in Italia la pratica barbara e violenta dell’ascolto del battito cardiaco
frequenza cardiaca fetale per le donne che scelgono di interrompere la gravidanza.
Sarà questo quello che Rachele Ruiu proporrà come strumento per sostenere la natalità?

La Cgil ha più volte ribadito che senza più occupazione femminile i figli non nasceranno e questo la politica
di bonus ed esenzioni contributive non produrrà alcun risultato positivo. Non è incolpare
donne o dicendo loro che il ruolo che devono svolgere è quello riproduttivo che aumenterà
tasso di natalità. Per sostenere la genitorialità è necessario farne un valore sociale. E invece siamo a
paradosso: vengono dati bonus agli asili nido per le donne con lavoro a tempo indeterminato e chi
avere almeno due figli, mentre si tagliano gli stanziamenti previsti dal Pnrr per gli asili nido.
Lo chiederemo alla Regione Abruzzo, formalmente, seguendo l’esempio di Toscana, Puglia ed Emilia
Romagna, per creare un muro contro l’ingresso delle associazioni ProVita nelle cliniche, proprio perché
vogliamo che le donne continuino a poter decidere riguardo al proprio corpo. Libertà e autodeterminazione
le donne non si toccano, non intendiamo minimamente fare passi indietro.
Pescara 28 aprile 2024

p.la Segreteria della CGIL Abruzzo Molise
Alessandra Tersigni

 
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