variante urbanistica tacitata dal Comune – .

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“Abbiamo saputo fortunatamente, solo pochi giorni fa, che sabato 27 aprile sarebbe stato l’ultimo giorno per presentare osservazioni alla procedura di variante urbanistica per il cambio d’uso dell’area dello stadio Tardini. E lo abbiamo appreso, come tutti i cittadini di Parma, senza che sia stata data notizia pubblica dell’avvio di questa procedura. Riteniamo molto grave il comportamento dell’amministrazione comunale di Parma che, in un progetto di tale impatto, non ha informato i cittadini di aver avviato le procedure di variazione il 28 febbraio: nei primi 60 giorni, infatti, tutti i cittadini interessati hanno avuto la possibilità formulare osservazioni ambientali, sanitarie, territoriali e urbanistiche capaci di controbilanciare l’obiettivo prioritario del proponente privato, il Parma Calcio, che ha presentato un progetto che ribalta la natura e la vocazione consolidata di quel luogo in un’ottica commerciale e speculativa funzionale agli interessi di società privata”.

Lo scrivono in un comunicato 17 associazioni parmensi, sottolineando come il Comune abbia “scelto di limitarsi alla pubblicazione sull’albo pretorio e sul Burer, il bollettino ufficiale della Regione: il minimo indispensabile dal punto di vista giuridico e formale. , ma sicuramente insufficienti sul piano politico per chi vuole davvero essere trasparente e informare i cittadini. Gli amministratori in realtà hanno voluto impedire la partecipazione popolare, procedendo tranquillamente alla trasformazione definitiva di una zona centrale di Parma. È gravissimo che in questi due mesi di dichiarazioni, interviste e comunicati stampa, rilasciati in gran numero dagli amministratori, nessuno di loro ne abbia mai parlato. Se ne sono tutti “dimenticati”, presi in una sorta di oblio collettivo. Solo riferimenti generici alla necessità di una variante urbanistica ‘futura’, impedendo di fatto ai cittadini di esprimere il proprio giudizio sul destino della città”.

Le associazioni, invece, “hanno presentato tempestivamente 38 osservazioni sulle criticità del progetto da sottoporre alla conferenza di servizi su aspetti procedurali, ambientali e di tutela storica. Le osservazioni sarebbero state molte di più se al momento del deposito fossero state fornite le dovute e necessarie informazioni”.

Ora la procedura variante produrrà un nuovo test per l’Amministrazione: “un voto in Consiglio Comunale sull’esito della Conferenza dei Servizi. Verificheremo anche in quella circostanza la sua effettiva volontà di perseguire l’esclusivo interesse pubblico”, concludono il Comitato Tardini Sostenibile, Parma Città Pubblico, Manifattura Urbana, Legambiente Parma, Artetipi, Sodales, Des Parma – Distretto di Economia Solidale, OK Club, Amici Parco e Casinò dei Boschi di Carrega, Parma Sostenibile, Fruttorti di Parma, Nocargoparma, Parma Etica, Fiab-Parma, WWF Parma, Associazione Donne Ambientaliste, Tuttimondi.

 
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