Detenuto tenta la fuga dal carcere di Salerno: fermato – .





29 aprile 2024 | di Luigi Martino

Detenuto tenta la fuga dal carcere di Salerno: fermato

Oggi un tentativo di fuga è stato interrotto dalle forze dell’ordine nel carcere Fuorni di Salerno. È stato notato un detenuto mentre cercava di scavalcare i muri all’interno della zona cortile-lungomare. Secondo quanto riferito dalle autorità, l’azione è stata prontamente sventata grazie alla prontezza di un agente della polizia penitenziaria, che ha fatto scattare l’allarme non appena ha individuato il tentativo di fuga.

Il personale penitenziario è intervenuto riuscendo a bloccare il detenuto nei pressi del campo sportivo, impedendone la fuga. Questo episodio, però, ha fatto sorgere ancora una volta preoccupazione per le condizioni all’interno del carcere di Fuorni. Tiziana Guacci, segretaria per la Regione Campania del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria, ha sottolineato la tensione presente tra i detenuti, soprattutto tra quelli che manifestano evidenti comportamenti psichiatrici ma non sono trattati come tali. Ha ribadito la “necessità di un costante monitoraggio da parte della Regione Campania sull’assistenza sanitaria penitenziaria per intervenire adeguatamente su questa tipologia di detenuti, che diventano sempre più difficili da gestire per il personale penitenziario”.

Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha più volte chiesto l’intervento del Ministero della Giustizia e degli organi nazionali dell’amministrazione penitenziaria per valutare l’operato dell’amministratore penitenziario regionale Lucia Castellano. Capece ha evidenziato le difficoltà degli operatori penitenziari, che operano con grande professionalità nonostante le carenze strutturali e organizzative degli istituti penitenziari campani.

Il leader del Sappe ha sottolineato “l’importanza che la Regione Campania e i suoi rappresentanti istituzionali si impegnino per risolvere le criticità e i problemi penitenziari, affinché sia ​​garantito il pieno rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, che mira al trattamento rieducativo della pena”. “.

Capece, infine, ha espresso la necessità di un intervento deciso da parte dello Stato per ripristinare l’ordine e la sicurezza all’interno delle carceri, al fine di contrastare l’impunità diffusa e garantire l’incolumità del personale penitenziario e dei detenuti.

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