Il 25 aprile della destra, “rituale imbalsamato in marce e discorsi asettici” – .

Il 25 aprile della destra, “rituale imbalsamato in marce e discorsi asettici” – .
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Riportiamo il comunicato stampa dell’Anpi Cinisello Balsamo dopo gli attacchi dei partiti di destra avvenuti nell’ambito dei festeggiamenti del 25 aprile:

Le dichiarazioni della coalizione di centrodestra di Cinisello Balsamo, che contesta il comportamento “inadatto” di alcune forze politiche in occasione della manifestazione per la Liberazione dal nazifascismo, sollevano alcuni interrogativi.

Perché le parole del delegato provinciale dell’ANPI sarebbero “fuori luogo e non condivisibili” perché “focalizzate su temi politici attuali” trascurando il “vero significato dell’evento”? Le celebrazioni per la Liberazione devono ridursi a un rito imbalsamato in marce e discorsi asettici oppure partire da quella lotta e da quel sacrificio (come quello dei nostri 38 deportati per gli scioperi del 1944) per indirizzare le nostre scelte attuali rispetto ai diritti inviolabili silenziosamente violati anche in Europa (vedi le modalità di detenzione di Ilaria Salis), al ripudio della guerra (art. 11), al diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero (art.21), al diritto al lavoro (art.4), sempre più segnata da feriti e morti?
Quale sarebbe oggi il vero significato dell’evento se non quello di voler rendere viva e operativa la Costituzione per la quale i partigiani si sono battuti?

Piero Calamandrei ha detto: “la Costituzione non è una macchina che, una volta messa in moto, va avanti da sola. Dobbiamo mettere l’impegno, lo spirito, la volontà per mantenere quelle promesse“.

Perché le bandiere dei partiti avrebbero contribuito “a creare una divisione politica contraria allo spirito di unità che la giornata dovrebbe incarnare”? Quale sarebbe il problema se i partiti, tutti i partiti antifascisti, partecipassero alla manifestazione con le loro bandiere per affermare la loro adesione ai valori che rappresenta?

La Resistenza al nazifascismo è stata combattuta da tutte le forze politiche e tutti dovrebbero essere orgogliosi di essere presenti alle celebrazioni con i propri striscioni.

Se questa è “una festa che vuole coinvolgere tutti”, ognuno porti il ​​segno della propria partecipazione e lo dimostri cantando “Bella ciao” che è diventato l’inno di lotta e di libertà di tutti i popoli, come invitava a fare l’invito. Rappresentante ANPI dal palco.

 
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