«La salute passa anche dall’intestino» – .

«La salute passa anche dall’intestino» – .
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Ciò che scegliamo di introdurre nel nostro organismo attraverso l’alimentazione ha effetti molto forti sul nostro stato di salute generale, ecco perché è importante saper scegliere con attenzione ciò che mangiamo regolarmente. Entrando nel dettaglio, un organo vitale, fondamentale per il processo di digestione, è l’intestino: grazie all’azione dei succhi enterici prodotti dalle ghiandole al suo interno, completa la digestione del cibo e inizia l’assorbimento dei nutrienti in esso contenuti. Inoltre, assorbe acqua ed elettroliti, degrada e spinge i rifiuti indigeribili verso il retto per poi espellerli. Nello svolgimento di tutte queste funzioni vitali, l’intestino è aiutato da numerosi microrganismi, appartenenti a centinaia di specie diverse, che compongono il cosiddetto microbiota. Questi batteri, oltre alla loro funzione metabolica e nutrizionale, hanno un ruolo insostituibile nella protezione dell’organismo dagli agenti patogeni, da un lato perché formano una sorta di barriera protettiva, dall’altro perché rinforzano il sistema immunitario svolgendo un ruolo antinfiammatorio. attività. Sono batteri che si nutrono di ciò che viene digerito e da lì forniscono nuove molecole che vengono assimilate dall’organismo. Si tratta, insomma, di una sorta di ecosistema personale, unico per ognuno di noi, che ha il potere di influenzare la salute, le scelte alimentari e perfino il successo o il fallimento di una dieta. Per questo motivo l’intestino è un organo che va assolutamente mantenuto in salute, e questo si può fare molto bene attraverso l’alimentazione. La prima scelta da fare è quella di scegliere alimenti sani e nutrienti, con un ridotto apporto di grassi saturi, cercando di aumentarne il più possibile la varietà. L’alimentazione dovrebbe essere associata ad un adeguato consumo di acqua (almeno 2 litri al giorno) e ad un regolare esercizio fisico. È buona abitudine introdurre nella propria alimentazione il consumo di verdure crude all’inizio di ogni pasto, magari condite con aceto e non sale; andrebbe ridotto il consumo di carni rosse, formaggi e salumi, mentre andrebbe incentivato quello di pesce (da escludere, invece, molluschi e crostacei). Alcuni alimenti creano maggiori disagi all’intestino e provocano gonfiori e dolori addominali, e per questo vanno ridotti; in particolare le bevande gassate, anche se senza zucchero, perché spesso contengono acido fosforico, che indirettamente favorisce la stitichezza; gli zuccheri aggiunti, il latte e i suoi derivati ​​e alcune verdure, soprattutto broccoli, cavoli, cipolle, lattuga ecc… favoriscono il gonfiore. Al contrario, i proibitivi sono ottimi alleati nel riequilibrare la flora batterica, ecco perché un consumo quotidiano di bevande come il kefir potrebbe aiutare sensibilmente la regolarità delle funzioni intestinali; le fibre, invece, sono un prezioso aiuto per favorire il transito intestinale. Pensando in questo modo, la dieta mediterranea sembra essere il modello migliore per mantenere un microbiota sano, perché è uno stile alimentare che prevede un alto contenuto di fibre e un basso consumo di alimenti di origine animale. Studi recenti hanno dimostrato che anche gli alimenti fermentati sono un alleato naturale del nostro microbiota, anche se, per riscontrare benefici consistenti, il consumo deve essere costante. Altro elemento da non sottovalutare è che l’alimentazione deve essere sempre varia, perché è stato osservato che diete monotone portano ad una riduzione della biodiversità del microbiota intestinale, con conseguenze spiacevoli sullo stato di salute generale dell’intero organismo. . Infine, è importante mantenere alcune abitudini, come masticare lentamente per non permettere alle molecole troppo grandi di raggiungere lo stomaco, rispettare rigorosamente gli orari dei pasti per rendere periodiche le secrezioni gastriche, evitare di coricarsi subito dopo il pasto e mangiare in tranquillità. ambiente, concentrandoti su ciò che stai facendo senza farti prendere dalla fretta. Se tutti questi accorgimenti vengono seguiti attentamente, la salute dell’intestino e del microbiota non può che migliorare, con profondi e innegabili benefici per l’intero organismo.

La ricetta: Risotto agli asparagi

Ingredienti:
Riso Carnaroli
200 g di apsaragi
Parmigiano-Reggiano a piacere
Brodo vegetale

Metodo:
Pulite gli asparagi e fateli cuocere nel brodo vegetale bollente per 5-6 minuti. Scolateli tenendo da parte le punte degli asparagi e frullate i gambi fino a renderli cremosi. Tostare il riso in una padella e aggiungere poco a poco il brodo e circa a metà cottura aggiungere la crema di asparagi e portare a cottura il riso. A fuoco spento aggiungere il parmigiano e mantecare il tutto per qualche minuto.

 
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