Fiorano, la corona di Maria Modenese per la prima volta al Santuario della Gazzetta di Modena – .

Fiorano, la corona di Maria Modenese per la prima volta al Santuario della Gazzetta di Modena – .
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Fiorano È stato presentato in anteprima sabato a Santuario della Beata Vergine del Castello di Fiorano una copia del Corona reale completamente simile a quello che indossava lì La principessa estense Maria Beatricericordato dagli inglesi come Maria di Modenanella collegiata di San Pietro presso Abbazia di Westminster a LondraQuando suo marito Giacomo II Stuart fu incoronato con una cerimonia solenne re d’Inghilterra, Scozia, Irlanda il 23 aprile 1685, dopo la morte del fratello Carlo II.

Maria Beatricefiglia del duca Alfonso IV d’Este e di Laura Martinozzinipote del cardinale Mazzarinododici anni prima, nel 1673, si era infatti sposato giovanissimo, a soli 14 anni, Giacomo Stuart, che era duca di York e che era rimasto vedovo della moglie da due anni Anna Hyde. Le trattative per il matrimonio erano state portate avanti da Henry MordauntConte di Peterborough, che era stato nominato ambasciatore straordinario dal Duca di York con il delicato compito di trovargli una sposa desiderabile e disponibile.

Il matrimonio è stato celebrato a Modena dal cappellano di corte don Andrea Roncagli per procura in data 30 settembre, “nella cappella della Serenissima Duchessa Laura”, come risulta dall’atto di matrimonio conservato presso l’Archivio Storico Diocesano di Modena-Nonantola.

La corona reale, di cui è stata presentata la copia realizzata dall’artista e costumista Lucia Vincenzi, era stato progettato dal gioielliere Richard Beauvoir “impreziosito da diamanti e da una perla tanto che l’oro era quasi interamente ricoperto”: un’altra copia è conservata nella Torre del Castello di Londra.

Giacomo II e Maria Beatrice, ultimi re cattolici d’Inghilterra, ebbero un brevissimo periodo di sovranità, poco più di tre anni, fino alla fine del 1688, quando Giacomo II fu deposto dal re protestante Guglielmo III d’Orange: i due sovrani furono costretti all’esilio in Francia.

La presentazione al Santuario di Fiorano, organizzata da Laura Corallo dell’Associazione Viceversa insieme a Laura Rebuzzi, presidente dell’Associazione Bed & Breakfast Bassa Emilia Romagna e titolare della corona, alla presenza di Claudio Casolari, presidente della Proloco di Sassuolo , è stata anche l’occasione per ammirare da vicino le corone d’oro della Vergine di Fiorano, copie di quelle trafugate nel 1959 e conservate in cassaforte: sono poste sulla testa del ritratto della Vergine posto sopra l’altare maggiore, solo una volta un anno, dalla sera del 7 fino alla fine dell’8 settembre, in occasione della festa a lei dedicata.

La cerimonia si è conclusa con la benedizione della corona reale Maria Beatrice da parte di don Roberto Montecchi, parroco di Fiorano e rettore del Santuario diocesano, che ha sottolineato come l’occasione abbia offerto “la possibilità di riflettere sul valore del rito dell’incoronazione che non è un rito solo esteriore ma che porta con sé un significato importante anche dal punto di vista sacro”.

Lo storico Gabriele Imperato nel suo intervento ha precisato come la cerimonia, di cui è un esperto, è di origine antichissima e ha anche ricordato come la cerimonia di incoronazione sia stata mantenuta solo dalla corona inglese, unica tra quelle europee, anche se con una cerimonia più semplificata rispetto a quella antica, divenuta quasi una sorta di marchio per la monarchia inglese.

Questa iniziativa ha segnato l’avvio di un complesso progetto culturale e turistico “Una corona a Palazzo” che, ha sottolineato Laura Corallo, proseguirà quest’anno con altri due appuntamenti nel mese di maggio, domenica 12 e domenica 19, in cui la corona sarà esposto nelle Cappelle Messori del Santuario di Fiorano. Si proseguirà poi durante l’estate con la mostra al Castello Montecuccolo di Pavullo, curata dall’Associazione Terra e Identità, e in ottobre con un evento al Palazzo Ducale di Modena, dove la principessa trascorse i primi quattordici anni della sua vita prima di trasferirsi. in Inghilterra.

 
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