“Il sindaco pro tempore Stefano Bandecchi si è ormai rivelato definitivamente un corpo estraneo alla città. Dichiarando in Consiglio Comunale di essersi ‘rotto il culo… a Terni’ e di considerarsi sindaco solo per il 20% che lo ha votato, ignorando il restante 80%, insultando e attaccando costantemente tutti i critici, contraddittori e oppositori, inveendo contro le associazioni, le imprese, le donne, i giornalisti, i medici, i professionisti, i dipendenti e dirigenti comunali, le istituzioni superiori, il Prefetto, il Questore, la Magistratura, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, la Polizia Stradale, Bandecchi si dimostra ogni giorno essere sempre più estranei ad una città civile e tollerante come la nostra, che è sempre stata governata, al di là dell’alternanza tra i diversi schieramenti politici, con i criteri costituzionali della ‘disciplina e dell’onore’.
Lo scrivono in una nota congiunta il segretario comunale del Pd Pierluigi Spinelli e il capogruppo di Palazzo Spada Francesco Filipponi.
“Chi lo conosce lo evita – aggiungono Filipponi e Spinelli – come dimostrano le sue vicende passate a Livorno, Fondi e Reggio Calabria. Adesso anche Terni, per triste esperienza, lo conosce bene. Abbiamo comprensione civile e umana per quei consiglieri comunali della vostra maggioranza che magari vorrebbero discutere, dibattere e decidere sulle cose importanti della città e sul suo bene comune e invece sono costantemente trascinati in una lotta motivata solo dal fatto che Bandecchi ha per distogliere l’attenzione dal vuoto totale di iniziativa amministrativa e di governo della città, di assenza totale rispetto ai problemi, alle sfide e alle opportunità che Terni – la città che dovrebbe governare e invece dice di odiare – si trova ad affrontare.
La nostra propositiva opposizione guarda solo a questo: all’interesse della città, e non farà concessioni a chi, con ingiurie, risse e linguaggio volgare, intende mascherare incapacità e disinteresse per la cosa pubblica, ostilità verso la società civile cittadina, utilizzare Palazzo Spada, sede del nostro Comune, solo come luogo in cui tutelare le proprie ambizioni personali. La misura ora è piena”.
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